dettaglio - crv

16 luglio 2020

(Arv) Venezia 16 lug. 2020 -  “Mi fa molto piacere leggere che si sia riacceso il dibattito sulla liberalizzazione dell'Autostrada A27. Peccato che se non fosse stato presentato da me un Odg al piano dei trasporti, non ci sarebbe uno straccio di atto formale per avanzare questa proposta al Governo. Come al solito, c'è chi parla e c'è chi fa.

Queste le parole del consigliere regionale Simone Scarabel (Movimento 5 Stelle), che aggiunge: “Del resto, in tema di autostrade, fino pochi minuti prima del Cdm di martedì notte, nessuno avrebbe scommesso che la concessione di ASPI sarebbe stata modificata sostanzialmente e invece, ieri mattina, ci siamo svegliati con il sorriso”.

“Il punto è che ognuno deve fare la sua parte per raggiungere l'enorme risultato di liberalizzare il transito sulla A27. Anche se non si arriverà allo sconto totale dei pedaggi, sarebbe già una gran cosa se questi fossero calcolati in base agli investimenti effettivi nella tratta interessata – prosegue il consigliere - si pensi a quanto verrebbe sgravato il traffico attorno a Treviso, e anche quello che potrebbe essere riversato a nord dalla Pedemontana veneta qualora i flussi previsti siano esatti”.

“Potremmo fare a meno del ‘Terraglio Est’, e spostare quelle risorse per migliorare la viabilità esistente andando a risolvere, per esempio, il collo di bottiglia in via Venier, che si presenta molto critico per il quartiere di Sant'Antonino a Treviso. Si consideri poi, il beneficio per la bretella di immissione in A27 a Treviso Sud, altro punto di costanti code nelle ore di punta. La politica di fondo resta la più logica, utile, economica e forse per questo, spesso ignorata: sfruttare e migliorare al massimo la viabilità esistente prima di costruire nuove strade. Parafrasando de André ‘Sull'asfalto non nasce niente dal letame nascono i fiori’. E di asfalto, ne abbiamo non ne serve di nuovo”, conclude Simone Scarabel.