Milano-Cortina 2026: il Consiglio Autonomie Locali dà il via libera allo schema di decreto interministeriale per le Opere dei Giochi Olimpici Invernali

Con la presa d’atto da parte del Consiglio delle autonomie locali del Veneto, presieduto dal presidente della Provincia di Padova Fabio Bui, si fa più vicina l’intesa per la realizzazione delle opere infrastrutturali per i Giochi invernali Milano-Cortina 2026.

Il Cal del Veneto - presenti in videoconferenza i rappresentanti di tutti i territori provinciali (la Provincia di Belluno era rappresentata dal presidente Roberto Padrin), Anci e Uncem – a seguito dell’informativa svolta dei tecnici della Giunta veneta ha espresso all’unanimità parere favorevole all’elenco degli interventi infrastrutturali previsti dallo schema di decreto interministeriale proposto dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti di concerto con il Ministero dell’Economia e Finanze.

Lo schema di decreto, condiviso con le Regioni Lombardia e Lazio e con le Province autonome di Trento e Bolzano, prevede il coinvolgimento anche delle autonomie locali dei rispettivi territori nell’iter istruttorio che individua le opere da realizzare in vista dei Giochi olimpici e prevede la costituzione dell’apposita società Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026.

Per il territorio veneto lo schema di decreto individua investimenti infrastrutturali per circa 5 miliardi di euro in opere ‘olimpiche’, articolate in “opere essenziali, connesse e di contesto”. Vengono indicate come opere essenziali la realizzazione della tratta Brescia-Verona dell’Alta velocità/Alta capacità, la strada urbana di accesso in località Gilardon a Cortina, la superstrada Pedemontana Veneta e il collegamento ferroviario con l’aeroporto Marco Polo di Venezia. Sempre nella categoria ‘opere essenziali’ rientrano la variante di Longarone, quella di Cortina, la riqualificazione della linea ferroviaria Venezia Calalzo a Ponte delle Alpi e nella stazione di Longarone, la realizzazione delle stazioni olimpiche. Gli interventi infrastrutturali connessi e di contesti previsti sono la bretella Verona Nord, il completamento della variante di Agordo e l’elettrificazione delle linee ferroviarie Conegliano-Vittorio Veneto, Castelfranco-Montebelluna e dell’anello basso del Bellunese.

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