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Sanità - Bigon (PD): “La Regione riconosca con i fatti la specificità di Belluno: necessaria una politica di incentivi per garantire anestesisti e rianimatori negli ospedali”
26 gennaio 2021
(Arv) Venezia 26 gen. 2021 - “La Regione deve garantire i Lea su tutto il territorio, riconoscendo con i fatti la specificità della provincia di Belluno. Una politica seria, non può rimandabile i necessari incentivi per assicurare un numero di medici, ospedalieri e non, adeguato al fabbisogno dei cittadini”. È quanto afferma in una nota Anna Maria Bigon, consigliera regionale del Partito Democratico e vicepresidente della commissione Sanità, prima firmataria di un’interrogazione sottoscritta anche dai colleghi del gruppo Francesca Zottis, Giacomo Possamai, Vanessa Camani, Jonatan Montanariello e Andrea Zanoni, che prende spunto dal caso del concorso per anestesisti da assumere a tempo indeterminato indetto da Azienda Zero da cui era rimasta fuori proprio la provincia di Belluno.
“L’Ulss 1 Dolomiti – prosegue la consigliera - si è mossa poi in un secondo tempo con un bando per 15 rianimatori da assumere tramite mobilità da altre Aziende, a cui ha risposto però un solo professionista che ha poi annunciato che farà un ulteriore concorso specifico per gli anestesisti. Ma se non cambiano gli indirizzi di Giunta, Azienda Zero e Ulss 1, i risultati continueranno a essere desolanti: la provincia di Belluno è zona disagiata totalmente montana e da sempre deve fare i conti con la carenza di medici. E’ indispensabile costruire una seria politica di incentivi, anche economici, per attrarre e mantenere in pianta stabile il personale. I residenti nel Bellunese hanno diritto agli stessi livelli di assistenza degli altri veneti: la Regione ci dica, numeri alla mano, se è davvero così”, conclude Anna Maria Bigon.