Giornata della memoria: domani seduta pubblica della commissione Cultura del Consiglio regionale sulle iniziative realizzate in Veneto

02 febbraio 2021

(Arv) Venezia 2 feb. 2021 - Domani mercoledì 3 febbraio seduta pubblica della commissione Cultura del Consiglio regionale del Veneto sulla Giornata della memoria: ad un anno dall’entrata in vigore della prima legge nel panorama regionale che impegna la Regione Veneto a promuovere iniziative per la conoscenza della Shoà e per il giorno della memoria (legge regionale n.5/2020), la sesta commissione consiliare presieduta da Francesca Scatto (Lista Zaia) fa il punto con la Giunta regionale sui progetti finanziati e realizzati in collaborazione con le comunità ebraiche del Veneto, con gli enti locali, le università e gli istituti o associazioni che hanno per fine statutario il ricordo dello sterminio e la promozione della memoria dei ‘Giusti tra le Nazioni’.

Sarà possibile seguire la seduta online in diretta streaming collegandosi con il sito del Consiglio Veneto, a partire dalle ore 10 (https://www.digital4democracy.com/seduteonline/crveneto/).

“Nonostante le restrizioni imposte dalla pandemia abbiamo fortemente voluto questo incontro pubblico – dichiara la presidente della commissione Scatto insieme al primo proponente della legge 5/2020, Alberto Villanova, capogruppo della Lista Zaia - per dare evidenza al grande lavoro di ricerca e recupero storico, informazione, divulgazione e promozione di una memoria consapevole della persecuzione del popolo ebraico e dello sterminio perpetrato dal nazifascismo. La legge regionale ha consentito di mettere in moto sinergie ed alleanze culturali ed educative che hanno coinvolto la scuola, il teatro, università e centri di ricerca, l’editoria e i media, i comuni e molteplici istituzioni locali del Veneto attorno al comune obiettivo non solo di non dimenticare ciò che è stato, ma di promuovere percorsi di riflessione, di consapevolezza storica e di coscienza democratica”

Nel corso della seduta – che sarà introdotta dal saluto del presidente del Consiglio Roberto Ciambetti, dei consiglieri Scatto e Villanova, dell’assessore alla cultura Corazzari, del rappresentante dell’Unione delle comunità ebraiche italiane (UCEI) Davide Romanin Jacur e dei presidenti delle tre comunità ebraiche venete, Paolo Gnignati, Gianni Parenzo e Celu Laufer - i referenti delle tre comunità ebraiche di Venezia, Padova e Verona presenteranno i progetti culturali e le iniziative di conservazione della memoria e di sensibilizzazione delle giovani generazioni avviati in questi mesi.

In particolare, la comunità ebraica di Padova presenta i laboratori per studenti, le visite alle pietre di inciampo, i percorsi didattici realizzati per gli insegnanti e i video realizzati su tre storie emblematiche di ebrei padovani. Vengono presentati anche i viaggi virtuali della memoria sui luoghi di Perlasca, realizzati dall’’omonima Fondazione. La comunità ebraica di Venezia presenta il recupero di musiche e canzoni dai ghetti di tutto il mondo e un inedito lavoro di ricostruzione storica della memoria della Shoah dei bambini, attraverso le storie e lo sguardo dei piccoli.

La comunità ebraica di Verona illustra il lavoro di recupero della memoria del lager che dopo l’8 settembre del 43 fu realizzato nella città scaligera e i progetti messi a punto con l’Associazione nazionale ex deportati dedicati al cappellano dei Forti veronesi, Carlo Signorato, al partigiano Ennio Trivellin, deportato a Mauthausen, ai percorsi online sulle deportazioni e ad uno degli ultimi sopravvissuti ai campo di concentramento, Vittorio Bocchetta, 102 anni.

Saranno infine premiate due studiose che con le loro tesi di laurea e di dottorato sulla Shoah discusse a Cà Foscari, hanno contribuito alla conoscenza dei temi della Shoà, dell’antisemitismo, del negazionismo e del revisionismo: la commissione regionale ha selezionato i lavori di Francesca Pangallo, che ha approfondito l’impatto dell’opera di Primo Levi nell’opinione pubblica e cultura degli Stati Uniti, e di Emilia Peatini, che ha messo a fuoco la figura di Olga Blumenthal (1873-1945), docente di letteratura tedesca a Cà Foscari e morta nel campo di concentramento nazista di Ravensbruck un mese dopo l’abbattimento dei cancelli di Auschwitz.