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Prima commissione - Incardinato il DEFR 2022-2024
28 luglio 2021
(Arv) Venezia 28 lug. 2021 - Incardinata nella seduta odierna della Prima commissione permanente del Consiglio regionale del Veneto presieduta da Luciano Sandonà (Zaia Presidente), Vicepresidente Vanessa Camani (Partito Democratico), alla quale ha partecipato l’Assessore regionale Francesco Calzavara, la Proposta di deliberazione amministrativa n. 16 relativa all’adozione del Documento di Economia e Finanza Regionale, ossia il DEFR, 2022-2024. Il Documento, previsto dal D. Lgs. n. 18/2011, rappresenta il principale strumento della programmazione regionale: il medesimo decreto prevede infatti che le Regioni ispirino la propria gestione al principio della programmazione adottando un bilancio di previsione triennale elaborato sulla base delle linee strategiche contenute nel DEFR. In sintesi, il Documento 2022-2024 scatta una prima fotografia del quadro congiunturale internazionale, nazionale e regionale, alla luce della crisi, sanitaria e socio-economica, causata dalla pandemia da Covid-19, illustrando il contesto di finanza pubblica e il quadro generale di finanza regionale, individuando anche alcune linee di indirizzo per il confronto con il Governo, soprattutto sui temi dell’autonomia differenziata e del federalismo fiscale. A tal proposito, a fronte di un calo nel 2020 superiore al 9%, è stato evidenziato il dato macro-economico del Veneto che prevede una crescita stimata del 5,9% per l’anno in corso, e del 4,2% per il successivo, un rimbalzo economico atteso e importante che, in proiezione, caratterizzerà la ripresa post-pandemia. Il Documento, inoltre, fornisce anche un quadro dei collegamenti con gli strumenti della programmazione regionale, ovvero il Programma di Governo 2020-2025, la Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile (SRSS) approvata dal Consiglio il 20 luglio del 2020. che delinea le traiettorie per lo sviluppo sostenibile del Veneto al 2030 in chiave sociale, economica e ambientale, e il collegamento con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (il PNRR, proiettato al 2026), uno strumento necessariamente ‘in divenire’ stante la sua rilevante dipendenza dalle decisioni delle istituzioni europee e nazionali, nonché la nuova programmazione europea proiettata verso il 2027. L’iter istruttorio proseguirà nel corso delle successive sedute della Commissione, nella prospettiva di ricevere anche la Nota di aggiornamento che perverrà nel corso delle prossime settimane.
Di seguito, la Commissione ha approvato a maggioranza, senza voti contrari, i Pareri alla Giunta regionale n. 75 e 76 che stabiliscono criteri e modalità per l’assegnazione di contributi per interventi promossi, rispettivamente, dalle Conferenze dei Sindaci della Riviera del Brenta (stanziati 150mila euro; l’area comprende Campagna Lupia, Campolongo Maggiore, Camponogara, Dolo, Fiesso d’Artico, Fossò, Mira, Noventa Padovana, Pianiga, Strà, Vigonovo) e del Delta del Po (stanziati 100mila euro; l’area comprende Rosolina, Loreo, Porto Viro, Porto Tolle, Taglio di Po, Corbola, Ariano nel Polesine), e decisi con la partecipazione dei Comuni, per l’anno 2021, ai sensi dell’art. 2 della L. reg. 25 maggio 2021, n. 12. In sintesi, è previsto che gli interventi relativi alle aree d’interesse (la richiesta dovrà pervenire entro il 15 settembre, e il contributo rendicontato entro il 6 dicembre) dovranno coinvolgere tutti i Comuni aderenti, e la gestione sarà svolta da un Comune, in qualità di ente capofila, individuato a mezzo di convenzione. Le iniziative assunte dai Comuni sono finalizzate, ai sensi della Legge regionale istitutiva delle Conferenze, a conseguire un opportuno assetto istituzionale delle aree, a promuovere la realizzazione di opere pubbliche o di interesse pubblico, alla valorizzazione e allo sviluppo delle attività imprenditoriali, degli insediamenti produttivi e delle realtà del terzo settore.
Infine, approvato in sede consultiva, a maggioranza, senza voti contrarti, il Parere relativo al Pdl n. 71, d’iniziativa del Consigliere regionale Fabrizio Boron (Zaia Presidente), di modifica dell’art. 44 del Collegato alla legge di stabilità regionale 2018, che torna così nella Quinta commissione, ove si trova incardinato, in vista del via libera definitivo.