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Quarta commissione – Auditi rappresentanti associazioni ‘Libera’ e ‘Avviso Pubblico’ per acquisire informazioni sui crimini legati alle attività illecite connesse alla gestione dei rifiuti
29 luglio 2021
(Arv) Venezia 29 Venezia 2021 - La Quarta commissione consiliare permanente, presieduta da Andrea Zanoni (Pd), vicepresidente Roberto Bet (ZP), ha ospitato oggi in audizione l’avvocato Marco Lombardo, referente del coordinamento regionale veneto dell’associazione ‘Libera’, e il dott. Pierpaolo Romani, coordinatore nazionale di ‘Avviso Pubblico’, per acquisire informazioni in merito alle attività illecite connesse alla gestione dei rifiuti.
Tra i molteplici punti toccati, gli auditi hanno affrontato il tema delle Ecomafie, che richiede un’attenzione particolare anche da parte della Politica, chiamata a emanare leggi chiare e a coordinare l’attività di prevenzione con quella repressiva. Serve intervenire nella governance della gestione dei rifiuti, anche alla luce dell’aumento dei reati ambientali, in particolare del traffico illecito dei rifiuti, con lo stoccaggio degli stessi nei capannoni del nord. E’ forte l’infiltrazione mafiosa nel tessuto economico sano. Per prevenire il fenomeno, serve portare avanti una attività informativa e formativa, coinvolgendo il mondo imprenditoriale e le scuole. È stato anche sollevato il problema dei frequenti furti di rame e materiale ferroso all’interno delle isole ecologiche. Sono infine ancora poche le denunce di presunti reati connessi alla gestione dei rifiuti.
A margine dei lavori, questo il commento del presidente Zanoni: “Gli auditi ci hanno confermato, con dati e fatti alla mano, come il fenomeno delle Ecomafie sia importante, basti pensare ai quattro maxi processi in atto per attività illecite connesse alle organizzazioni mafiose e ai relativi 259 imputati, per la maggior parte cittadini veneti. Inoltre, dalle audizioni è emerso come la presenza del clan dei Casalesi a Eraclea e le inchieste Taurus a Verona e Camaleonte nel Padovano siano tutte collegate a fatti che si sono manifestati rispettivamente dal 2001, 1981 e 2012, a ulteriore conferma che le attività illecite si sono sviluppate nella totale mancanza di percezione della gravità del fenomeno da parte delle autorità locali”. “Oggi abbiamo acquisito informazioni funzionali al nostro obiettivo: proporre interventi legislativi e amministrativi utili a contrastare il fenomeno delle Ecomafie e della gestione illecita dei rifiuti”, ha concluso Andrea Zanoni.
Il vicepresidente Bet ha sottolineato: “Gli auditi hanno confermato come sia grave e reale il pericolo che la criminalità organizzata e mafiosa cerchi di controllare il mercato economico escludendo le aziende sane. Da una parte, le organizzazioni criminali offrono servizi di trasporto dei rifiuti a prezzi particolarmente bassi, dall’altra acquistano beni immobili e attività economiche per importi elevati. Su questo fenomeno, anche come commissione consiliare Legalità, dobbiamo tenere massima l’attenzione”.