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Seconda commissione – Approvata graduatoria per contributi a favore della sicurezza stradale. Permesso di ricerca acque minerali/ termali. Impianti fotovoltaici a terra.
14 ottobre 2021
(Arv) Venezia 14 ottt. 2021 - La Seconda commissione consiliare permanente ha espresso a maggioranza, senza voti contrari, parere favorevole alla PAGR n. 103 “Graduatoria per l'assegnazione di contributi a favore della sicurezza stradale per la rete viaria comunale, funzionale a raggiungere siti a valenza paesaggistico-naturalistica, di interesse storico-artistico, religioso e di valenza turistica”.
L’art. 9 della Legge regionale 30 dicembre 1991, n. 39, stabilisce che la Giunta regionale provveda al finanziamento degli interventi sulla mobilità comunale nei settori individuati dall’art. 3, nella misura massima dell’80 percento della spesa prevista. I Comuni interessati hanno presentato le relative proposte d’intervento, il cui costo complessivo da quadro economico non poteva essere pari o eccedere l’importo di 100.000,00 euro. 153 sono state le istanze ritenute ammissibili a finanziamento, 25 quelle non ammissibili. La graduatoria, che ha valenza biennale, è stata stilata sulla base di determinati criteri di valutazione, già esaminati dalla commissione in sede di valutazione del bando, che vanno dalla portata paesaggistica, naturalistica, storica, artistica e turistica, al raggiungimento di una maggiore sicurezza stradale del tratto interessato. Il finanziamento complessivo è di euro 1.300.000,00.
È stato espresso a maggioranza, senza voti contrari, parere favorevole alla PAGR n. 100 “ESSEPIENNE S.r.l. Permesso di ricerca di acqua minerale ad uso termale da denominarsi 'ANTALGIK' in località Mestre, Comune di Venezia”.
La ricerca consiste nell’utilizzo di un pozzo già esistente e non è prevista nessuna nuova perforazione, ma sarà dato spazio solo alle attività necessarie e preliminari allo sfruttamento dell’esistente perforazione.
Questo sarà l’ultimo parere rilasciato dalla commissione, dato che la riforma della L.R. n. 40/1989 renderà più snello il relativo iter amministrativo.
È proseguito dall’articolo 6 l’esame della Proposta di legge n. 97, di iniziativa consiliare, “Norme per la disciplina per la realizzazione di impianti fotovoltaici con moduli ubicati a terra”, iniziato nella precedente seduta.
La proposta normativa, nel rispetto delle norme nazionali, delle indicazioni dell’Europa e delle diverse competenze esistenti nei settori ambiente, energia e agricoltura, ha l’obiettivo di favorire l’installazione di impianti fotovoltaici nelle aree idonee, conciliando la promozione delle fonti rinnovabili con la tutela del suolo e del paesaggio.
La Regione Veneto, ai sensi del Decreto Legislativo 29 dicembre 2003, n. 387, e del Decreto Ministeriale 10 settembre 2010, al fine di preservare il suolo agricolo quale risorsa limitata e non rinnovabile, individua determinate, limitate e circoscritte porzioni di territorio regionale quali aree non idonee alla realizzazione di impianti fotovoltaici con moduli ubicati a terra. Vengono individuati i criteri di non idoneità delle aree in base ai beni costituzionalmente tutelati: patrimonio storico- architettonico, ambiente e aree agricole che meritano tutela.