Piano Faunistico Venatorio – Razzolini (FdI): “Tutela ambientale e dell’agroalimentare nel contenimento delle specie alloctone”

21 gennaio 2022

 

(Arv) Venezia 21 gen. 2022 - “L’approvazione nuovo Piano Faunistico Venatorio regionale è stata anzitutto l’occasione per evidenziare quanto fatto dell’assessore di Fratelli d’Italia, Elena Donazzan, protagonista nel 2007 della stesura del precedente piano nel suo ruolo di assessore regionale alle Politiche faunistico venatorie: un lavoro che per efficienza e cura ha saputo accompagnare la nostra Regione fino ad oggi nonostante le continue mutazioni ambientali e sociali”. Così il consigliere regionale Tommaso Razzolini del gruppo consiliare Fratelli d’Italia - Giorgia Meloni, che aggiunge: “Ho preso parte nei giorni scorsi alla lunga maratona del Consiglio regionale del Veneto, che dopo due giornate intense di dibattito e dopo mesi di lavoro delle Commissioni consiliari, ha approvato il Progetto di legge n. 77 relativo al Piano Faunistico Venatorio regionale 2022-2027 per la protezione della fauna e per il prelievo venatorio. Il nuovo piano sostituisce quello approvato nel gennaio 2007”.

“Nel corso del lungo lavoro che ci ha portato all’approvazione del Piano – spiega il consigliere - non abbiamo mancato di sottolineare la posizione del nostro gruppo consiliare a favore dell’attività venatoria regionale, ma contraria a chi non rispetta le regole. Va ribadito che per noi non esiste contrapposizione tra uomo, cacciatore e ambiente, bensì che il ruolo del cacciatore oggi e per il futuro è importantissimo per la difesa delle specie animali e dell’intero sistema ambiente. Aspetti fondamentali per la gestione della salute delle specie animali che contribuiscono al contenimento di quelle specie alloctone che hanno invaso il nostro territorio mettendo a rischio la nostra incolumità, la salute della fauna selvatica e le produzioni agroalimentari venete. Ne siano un esempio palese gli ingenti danni arrecati dai cinghiali tra i pascoli montani delle Prealpi trevigiane e le storiche rive vitate a ridosso delle zone boschive di mezza costa nel contesto del paesaggio delle colline Unesco di Valdobbiadene e Conegliano”, conclude Razzolini.