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TAV a Vicenza: Guarda (EV), “Serve un dibattito pubblico sul terzo lotto, presentata risoluzione in Consiglio regionale”
07 febbraio 2022
(Arv) Venezia 7 feb. 2022 - “Un’opera imponente che avrà un impatto molto forte sulla città: non possono decidere altri, serve un dibattito pubblico, come previsto dalla normativa in materia, per evitare tensioni.”
Sul tema TAV a Vicenza e sulla sua progettazione interviene la consigliera regionale di Europa Verde, Cristina Guarda: “Di TAV si parla da decenni ed è risaputo come a Vicenza vi siano differenti opinioni sulla sua realizzazione in superficie e sull’impatto che questa potrà avere su ambiente, insediamenti, attività commerciali e sociali. Chiedo che su un’opera così imponente, che avrà un impatto molto forte sulla città, ci sia un dibattito pubblico, come previsto dalla normativa in materia. Poiché il Consiglio regionale del Veneto rientra tra il novero di soggetti che, alla luce del DPCM 76/2018, possono richiedere l’indizione di dibattito pubblico su specifiche opere, ho presentato una risoluzione a palazzo Ferro-Fini affinché l’assemblea legislativa del Veneto chieda a RFI Spa di indire un dibattito pubblico sul completamento del 2° lotto funzionale “Attraversamento di Vicenza”, stante la mancata progettazione del tratto stazione centrale con l’inizio del 3° lotto. Non possono iniziare i lavori in assenza di soluzione al nodo più delicato, quello in uscita dalla stazione”.
Per la consigliera regionale di Lonigo “è opportuno favorire l’ascolto della valutazione dei cittadini e dei soggetti coinvolti, al fine di affrontare in modo unitario la complessità dell’infrastruttura e delle opere previste (urbanistiche, ambientali, di impatto visivo, di traffico, edilizie, patrimoniali) e la sua cantierizzazione. Il dibattito sarà inoltre occasione per rispondere a tutti coloro che fanno notare come si insista a parlare di raddoppio dei binari, quando questo è in realtà assente nel progetto preliminare riguardante il tratto Stazione-Bivio di Borgo Casale, dove inizia il terzo lotto”.
“Il confronto trasparente con il territorio – conclude Guarda - è a beneficio di tutti, anche di coloro che sostengono l’opera, poiché consentirebbe il miglioramento della qualità progettuale, la semplificazione delle opere attraverso scelte ponderate e la riduzione dei contenziosi. Il mancato dibattito rischierebbe invece di accrescere ulteriormente i dubbi o la contrarietà di molti.”