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Seconda commissione – Modifiche riguardo al contenimento consumo suolo. Via libera alle Linee guida per ricognizione e classificazione delle aree strategiche per la mobilità regionale. Contributi ai Comuni per la sicurezza stradale.
24 febbraio 2022
(Arv) Venezia 24 feb. 2022 - La Seconda commissione consiliare permanente, presieduta da Silvia Rizzotto (Lega/LV), vicepresidente Jonatan Montanariello (Pd), ha ripreso in esame la Proposta di legge n. 64/2021, di iniziativa del presidente Rizzotto, “Modifiche alla L.R. 6 giugno 2017, n. 14, 'Disposizioni per il contenimento del consumo di suolo’” e “Modifiche alla L.R. 23 aprile 2004, n. 11, 'Norme per il governo del territorio e in materia di paesaggio'”.
La commissione aveva già esaminato l’articolato nelle precedenti sedute. Oggi, è stata vagliata una ulteriore proposta emendativa, poi votata a maggioranza, per migliorare il testo e recepire le osservazioni pervenute, redatta in collaborazione con la Struttura tecnica competente e l’Assessore regionale Corazzari. Tra le diverse modifiche proposte, al fine di tutelare di più le attività produttive esistenti che hanno bisogno di piccoli ampliamenti, si dispone, da un lato che tutti i nuovi insediamenti faranno sempre consumo di suolo; dall’altro, si apre una franchigia per gli ampliamenti, che non faranno consumo di suolo fino a 10mila metri quadri di superficie fondiaria. Quindi, solo l’eccedenza rispetto alla predetta soglia farà consumo di suolo, che verrà computata per il 50 percento sulla quota in capo alla Regione, per il restante 50 percento sulla quota in capo al singolo Comune. Inoltre, viene prevista una deroga al consumo di suolo per gli interventi rientranti nell’Edilizia produttiva, qualificabili come Grandi Eventi a regia regionale, facendo così prevalere l’interesse pubblico.
Il testo verrà ora trasmesso alla Prima commissione per acquisire nuovamente il parere di competenza sulla clausola di neutralità finanziaria.
“Si tratta di un passo in avanti importante verso il contenimento del consumo di suolo - ha commentato il presidente Rizzotto – salvaguardando al contempo le piccole aziende che hanno necessità di modesti ampliamenti”.
È stato espresso a maggioranza, senza voti contrari, parere favorevole alla Giunta regionale sulla PAGR n. 134/2022 "Norme tecniche del PTRC - Linee Guida per le aree strategiche ai fini della mobilità regionale afferenti ai caselli autostradali, agli accessi alle superstrade a pedaggio e alle stazioni della rete ferroviaria regionale". Sono stati recepiti la nota dell’ANCI, contenente le proposte dei Comuni, e le controdeduzioni della Giunta regionale.
Ai sensi dell’articolo 40, comma 4°, ‘Aree afferenti ai caselli autostradali, agli accessi alle superstrade e alle stazioni della Rete ferroviaria regionale’ delle Norme Tecniche del nuovo PTRC - Piano Territoriale Regionale di Coordinamento – nell’ambito del titolo V ‘Mobilità’ - le Linee guida sono disposte dalla Giunta regionale sentita la competente commissione consiliare e i Comuni territorialmente interessati, e sono indirizzate a Province, Città Metropolitana di Venezia e Comuni. Hanno obiettivi generali e strategici, la cui coerenza verrà valutata in sede di Valutazione Ambientale Strategica. Rispetto alla pianificazione comunale, nell’ottica di una collaborazione con gli Enti Locali, viene posta particolare attenzione a rendere la mobilità più efficiente e a salvaguardare le aree strategiche nell’ambito della riqualificazione urbana e della sostenibilità ambientale.
Le Linee guida contengono la ricognizione e la classificazione delle aree ritenute strategiche con riferimento al grado di interesse pubblico ai fini della mobilità regionale: caselli autostradali e delle superstrade a pedaggio, stazioni ferroviarie di Alta Velocità/Alta capacità, stazioni e fermate della Rete ferroviaria regionale.
È stato espresso a maggioranza, senza voti contrari, parere favorevole alla Giunta regionale sulla PAGR n. 135/2022, “Attivazione delle procedure per l'assegnazione dei contributi a bando, per l'anno 2022, di cui all’articolo 9 'Interventi a favore della mobilità e della sicurezza stradale' della L.R. n. 39 del 30 dicembre 1991”.
Si tratta del primo bando esaminato da questa Legislatura che assegna contributi ai Comuni per la sicurezza stradale. Il precedente bando era del 2020. È intervenuto sul punto l’Assessore regionale e vicepresidente Elisa De Berti.
La Giunta regionale finanzia gli interventi sulla mobilità comunale, nei settori individuati dall’art. 3 della normativa, nella misura massima dell’80% della spesa prevista. L’Esecutivo regionale, sentita preliminarmente la competente commissione consiliare, individua i criteri di assegnazione, a bando, dei contributi. Sono stati così studiati criteri di valutazione per l’assegnazione dei punteggi in modo da formare una graduatoria di priorità, che avrà durata biennale, e individuati i seguenti settori di intervento prioritario: interventi a favore della sicurezza stradale, per la soluzione di situazioni di riconosciuta criticità in corrispondenza ad intersezioni a raso; interventi finalizzati alla sicurezza stradale, da attuarsi con l’adozione di tecniche di moderazione del traffico; interventi finalizzati all’ammodernamento delle strutture viarie esistenti e alla sistemazione e manutenzione della segnaletica stradale; opere atte a garantire una viabilità alternativa agli attraversamenti dei centri urbani e alla rete viaria principale, al fine di sgravare situazioni di congestionamento del traffico, nonché finalizzate alla soppressione di passaggi a livello, mediante la realizzazione di opere sostitutive o di collegamento viario; realizzazione di percorsi pedonali e ciclabili in ambito urbano ed extraurbano.
Il costo complessivo dovrà essere pari o superiore a euro 75.000,00 e inferiore o uguale a euro 700.000,00.
Rispetto al precedente bando, è stato alzato il limite dei costi: da 600mila a 700mila euro.
La quota di compartecipazione regionale è determinata nella misura massima del 70% della spesa ammissibile per i Comuni con popolazione inferiore ai 10mila abitanti, e nella misura massima del 50% per i Comuni con popolazione superiore, comunque nei limiti delle risorse destinate, con il limite massimo di contributo pari a euro 490.000,00 per i primi, ed euro 350.000,00 per i secondi. I Comuni interessati potranno presentare non più di una proposta d’intervento.