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Seconda commissione – Assessore Bottacin aggiorna sull’attività di Protezione civile alla luce della crisi ucraina. Classificazione stato quantitativo delle acque sotterranee
03 marzo 2022
(Arv) Venezia 3 mar. 2022 - La seduta odierna della Seconda commissione consiliare permanente, presieduta da Silvia Rizzotto (Lega/LV), si è aperta con l’intervento dell’Assessore regionale Gianpaolo Bottacin, che ha relazionato sulle iniziative della Protezione civile regionale conseguenti allo scoppio della guerra in Ucraina.
“Il 25 febbraio – ha spiegato l’Assessore - il Consiglio dei ministri ha dichiarato lo stato di emergenza per l'intervento all'estero, della durata di tre mesi, per far fronte alla crisi in Ucraina e consentire interventi straordinari mirati alla protezione della popolazione civile, a fronte di richieste che dovessero giungere dall’Unione europea. Nello specifico, è stato richiesto di consegnare materiale per allestire un campo di accoglienza in grado di ricevere mille persone, con 200 tende, che è stato subito predisposto e attualmente si trova in Polonia. Il sistema nazionale di Protezione civile sta aspettando indicazioni per valutare la possibilità di trasferire la struttura all’interno delle aree di guerra. La seconda richiesta riguarda esclusivamente il materiale sanitario: ci è stato fornito un elenco dall’Ue e le regioni stanno facendo la propria parte. Il Veneto metterà a disposizione quattro ambulanze, medicinali e respiratori. Ci stiamo organizzando per l’invio di questi materiali, secondo le indicazioni dell’Unione europea”.
“Per quanto riguarda invece gli interventi in Italia di accoglienza e assistenza alla popolazione scappata dalla guerra, il Consiglio dei Ministri, lunedì 28 febbraio, ha disposto lo stato di emergenza fino al 31 dicembre 2022, individuando azioni esclusivamente destinate a profughi ucraini – ha chiarito Bottacin – I flussi attuali riguardano persone fuggite in modo spontaneo e sono gestiti dal sistema classico che prende in carico i profughi, facente capo alle Prefetture: si tratta di circa 6mila persone che per lo più vogliono raggiungere i familiari che si trovano già in Italia. I posti comunque disponibili sono 8mila. Oltre al sistema convenzionale, le regioni hanno dato disponibilità, qualora venga predisposto un piano nazionale di gestione degli arrivi, a garantire tutta una serie di servizi, a iniziare dai tamponi ai profughi, con eventuale somministrazione dei vaccini”.
“In Veneto, come sistema di Protezione civile regionale, ci siamo prontamente attivati: abbiamo già posto in essere una serie di interventi puntuali. Appena uscirà l’Ordinanza del Dipartimento di Protezione civile, il sistema sarà formalmente attivo – ha aggiunto l’Assessore Bottacin – E faccio presente che la raccolta di materiali, se non richiesta dall’Unione europea, ognuno se la deve gestire in proprio; il Dipartimento di Protezione civile nazionale non ha chiesto questo tipo di materiali e quindi chi fa raccolte non può poi rivolgersi alla Protezione civile. Chiudo sottolineando con orgoglio che noi possiamo disporre di sei strutture ospedaliere, che erano state dismesse ma che abbiamo riattivato a costo zero per la collettività, frutto del lavoro dei volontari della Protezione civile. Ci stiamo attrezzando anche per far fronte a situazioni ben peggiori delle attuali. La crisi è infatti in continua evoluzione”.
La commissione ha quindi ripreso l’esame del Disegno di legge 54/2021 della Giunta regionale, che innova la disciplina dell’attività di Protezione civile. Sono state approvate a maggioranza, senza voti contrari, due proposte di modifica dell’articolo 26 ‘Interventi a favore del volontariato di Protezione civile’, frutto del lavoro del coordinamento tecnico: la Giunta regionale è autorizzata a concedere un contributo annuale alle associazioni iscritte all’Elenco, in misura corrispondente all’IRAP versata nell’anno precedente per la quota parte riconducibile alle sole attività di Protezione civile; l’Esecutivo, altresì, stabilisce le relative modalità attuative ai fini della concessione ed erogazione del contributo; a decorrere dal 1° gennaio 2023, sono esentati dal pagamento della tassa automobilistica regionale i veicoli destinati esclusivamente ad attività di Protezione civile: di proprietà del volontariato organizzato, iscritto all’Elenco e utilizzati esclusivamente per attività di Protezione civile; di proprietà degli Enti Locali, assegnati in via esclusiva al volontariato organizzato iscritto all’Elenco e utilizzati esclusivamente per attività di Protezione civile. La Giunta regionale definisce modalità di attuazione per semplificare la procedura di esenzione.
È stato espresso a maggioranza, senza voti contrari, parere favorevole sulla PAGR n. 141/2022, “Classificazione dello stato quantitativo delle acque sotterranee, sessennio 2014/2019”. Con questo provvedimento, la Giunta regionale propone la classificazione dello stato quantitativo dei corpi idrici sotterranei regionali, relativa al sessennio di monitoraggio 2014 – 2019, realizzata in collaborazione con ARPAV.
La normativa italiana di riferimento è il Decreto legislativo n. 152/2006. Sono stati fissati i criteri tecnici per il monitoraggio e la classificazione dei corpi idrici. Sono classificate ‘sotterranee’ tutte le acque che si trovano sotto la superficie del suolo, nella zona di saturazione dell’acquifero e a contatto diretto con il suolo o il sottosuolo. Ne deriva che il buono stato delle acque sotterranee è determinato dal raggiungimento del buono stato, sia quantitativo, sia qualitativo, in ciascun corpo idrico sotterraneo.