Guerra in Ucraina - Lorenzoni (Portavoce opposizione): “Ferma condanna all’attacco alla centrale nucleare di Zaporizhzhia”

04 marzo 2022

(Arv) Venezia 4 mar. 2022 -   “Condanno fermamente l’attacco da parte della Russia alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa. L’attacco è un segnale da parte di Putin che intende usare ogni mezzo per prendersi l’Ucraina, e forse non solo quella”. Così il portavoce dell’opposizione in Consiglio regionale, Arturo Lorenzoni che aggiunge: “Si tratta di un impianto costruito negli anni dell’Unione Sovietica, tuttora gestito dai tecnici russi e alimentato con combustibile fossile fornito dai russi. Se l’obiettivo russo fosse stato quello di mettere in ginocchio l’Ucraina, sarebbe stato sufficiente che non fornisse il combustibile alle centrali o decidesse di spegnerle, ritirando i tecnici dagli impianti”.

 “La Russia, tuttavia non ha fatto questo e ha mostrato che è in grado con un’azione violenta di disporre di quei siti, anche facendoli saltare in aria. Per annientare il Paese – aggiunge il consigliere - non occorre usare le armi nucleari, è sufficiente colpire le centrali nucleari. Questo il messaggio estremo che questa notte Putin ha voluto mandare: aspettatevi di tutto, se l’Ucraina non si piega, la posso annichilire”.

“Anche se oggi non è interesse russo rendere l’Ucraina, e parte dell’Europa, inabitabile, almeno secondo una logica razionale, la guerra di razionale non ha nulla – conclude Lorenzoni - e purtroppo il grado di allarme dopo gli eventi di questa notte si è alzato ancora”.