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Guarda (EV): “Abbiamo istituito una Giornata regionale dei Colli Veneti, ma ora anche questa maggioranza dimostri coi fatti di volersene occupare”
08 marzo 2022
(Arv) Venezia 8 mar. 2022 - “Autorizzazione di nuove cave, inceneritori, impianti inquinanti in prossimità del Parco Colli, depotenziamento e riduzione delle superfici protette, nessuna strategia turistica dedicata e impoverimento degli habitat: è ciò che i Colli Veneti subiscono 365 giorni l'anno. Riflettiamo sulle reali azioni a tutela di questo patrimonio”. Il 27 marzo il Veneto festeggerà la sua prima Giornata regionale per i Colli Veneti; sul tema interviene la Consigliera regionale Cristina Guarda (Europa Verde): “Da sempre la tutela e la promozione dei nostri colli è una priorità per i Verdi. Abbiamo sostenuto l’istituzione di una giornata regionale, poiché riteniamo possa divenire un utile strumento nella promozione del patrimonio collinare regionale. È importante che le buone intenzioni si trasformino in fatti, poiché oggi patiamo i riflessi di un approccio politico sbagliato, oltre che dannoso. È impensabile continuare ad autorizzare cave come quelle di Albettone o in Val Liona sui Berici, o non limitare l’impatto dei CSS-rifiuti sui colli Euganei, dove si è ridotta la tutela di un Parco Regionale per ampliare i terreni da destinare alla caccia. Dannoso è inoltre il perseverare nella riduzione delle aree boschive o delle superfici a prato, favorendo il consumo di suolo e lo sfruttamento dei terreni per coltivazioni intensive, a discapito della biodiversità naturale nelle fasce pedemontane e collinari”.
“Noi riteniamo urgente un cambio di rotta - prosegue la Consigliera - e una dimostrazione tangibile di amore per i Colli, mediante la valorizzazione dell’esistente, la riscoperta delle tradizioni e della biodiversità dei nostri colli, la tutela della flora e della fauna, la promozione turistica e culturale in chiave sostenibile. Non possiamo occuparcene un solo giorno all’anno, ma quotidianamente e con determinazione. Vogliamo vedere meno tir sui nostri colli e più investimenti dedicati a questi gioielli unici del nostro territorio. La promozione turistica può contribuire al ripopolamento di aree che patiscono un abbandono rimasto fino ad ora irrisolto”.
“Dai Colli asolani a quelli euganei - conclude Guarda - abbiamo bisogno di rilanciare e restituire identità alle nostre colline, facendo rete cogli amministratori, i cittadini e le tante associazioni locali, ma anche dando vita a gemellaggi strategici che consentano di rilanciare in chiave sostenibile aree importanti della nostra regione, per tutto l'anno”.