Ipab Vicenza: Possamai (Pd), “Gli interventi previsti dall’accordo di programma del 2015 sono in stallo”

28 giugno 2022

 

(Arv) Venezia 28 giu. 2022 -       “Sono passati ormai oltre sette anni dalla stipula dell’accordo di programma tra Regione, Comune e Ipab di Vicenza che prevedeva interventi di ristrutturazione e ampliamento mirati al potenziamento dei servizi. Ma a meno di tre anni dalla scadenza di questo accordo lo scenario è di stallo”.

A denunciarlo, con un’interrogazione all’assessore regionale alla Sanità e Sociale, è il capogruppo del Pd veneto Giacomo Possamai.

L’esponente dem ricorda che l’accordo prevedeva “la ristrutturazione e la riconversione a residenza per anziani non autosufficienti del Pensionato San Pietro oltre all’adeguamento delle altre sedi entro 5 anni dall’esecutività dell’accordo. Inoltre era prevista la realizzazione di una nuova struttura in località Laghetto. L’Ipab di Vicenza si era infine impegnata ad assumere, entro un mese dall’esecutività dell’accordo, la piena titolarità dei centri diurni, assumendone ogni onere connesso alla gestione, alla conduzione e alla manutenzione”.

“Il totale del fabbisogno economico per gli interventi è stimato in 18 milioni di euro, per la cui copertura è prevista l’alienazione dei beni patrimoniali dell’Ipab individuati nell’accordo – prosegue l’interrogazione di Possamai “e il recente aumento dei costi dei materiali renderà necessario incrementare lo stanziamento per portare a termine i lavori previsti”. Con particolare riguardo al Pensionato San Pietro, Possamai evidenzia che “ad oggi, i lavori non risultano ancora avviati. Nella seduta dell’aprile 2019 la Commissione tecnica regionale sezione Lavori pubblici aveva espresso parere favorevole al progetto definitivo, a condizione che nello sviluppo del progetto esecutivo venisse recepito un elenco di 15 osservazioni, tra cui si segnala, per un impatto presumibilmente considerevole sui costi, l’indicazione di garantire, ai fini del miglioramento antisismico un valore della combinazione sismica non minore di 0,6. La pandemia può aver rallentato il processo di attuazione dell’accordo di programma, ma ormai i tempi per portare a termine quanto previsto sono sempre più stringenti”. Di qui le domande rivolte alla Giunta regionale circa lo stato di attuazione dell’accordo, le ragioni dei ritardi nella ristrutturazione della Residenza San Pietro e infine sullo stato delle alienazioni di immobili previste e autorizzate.