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Via libera al Piano Triennale per la famiglia
Adottato il Complemento per lo Sviluppo Rurale
Iniziata la discussione sull'assestamento di Bilancio
Il Consiglio regionale del Veneto nella seduta odierna ha dato il via al primo programma triennale per le politiche per la famiglia. L’assemblea di palazzo Ferro Fini ha approvato il piano con 34 voti a favore e 9 astenuti.
La dotazione finanziaria del provvedimento, il primo in applicazione della legge quadro sulla famiglia in vigore dal 2020, ammonta a 28 milioni 790 mila euro per il primo anno, più del doppio dei 12 milioni 797 mila euro impegnati nel 2021; per il 2023 e il 2024 il programma rimanda alle disponibilità del bilancio regionale e al reperimento di ulteriori risorse. La quota più consistente è dedicata a potenziare i servizi per la prima infanzia (15,5 mln) e a ridurre le rette di frequenza di nidi, asili e servizi per la fascia 0-6 anni (4,9 mln), nell’ottica di offrire un sostegno concreto alla natalità e alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Particolare attenzione viene dedicata alle famiglie fragili (5,1 mln per le amministrazioni locali che attiveranno progetti di sostegno per famiglie numerose, monoparentali, con parti plurigemellari, figli orfani) e al potenziamento dei servizi di mediazione e assistenza dei Consultori familiari (2,4 milioni). Le risorse restanti sono dedicate allo sviluppo degli Sportelli famiglia e delle reti territoriali; a creare luoghi e di spazi di incontro-confronto tra genitori; a implementare il “fattore famiglia”, come strumento integrativo per definire le condizioni economiche e sociali del nucleo familiare; a valorizzare gli organismi di rappresentanza delle famiglie del territorio regionale. Infine il programma prevede il potenziamento della “valutazione d’impatto familiare”, per misurare gli effetti degli interventi attivati rispetto alle politiche perseguite a sostegno della famiglia.
Approvata quindi con 37 voti favorevoli, e 10 astenuti, la Proposta di deliberazione amministrativa n. 46 relativa all’adozione del Complemento per lo Sviluppo Rurale (CSR) del Piano Strategico Nazionale della PAC 2023-2027 per il Veneto.
In sintesi, il provvedimento sottoposto all’attenzione dell’Assemblea trae origine dalla proposta di Regolamento del Parlamento europeo del 1’ giugno 2018 che prevede il sostegno ai Piani Strategici della Politica Agricola Comune (PAC) e il relativo finanziamento attraverso il Fondo Europeo Agricolo di Garanzia (FEAGA) e il Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR). L’iter in questione è stato rallentato anche a causa della pandemia: dal rallentamento sono discese, da un lato, l’adozione di una serie di misure transitorie tra le quali il sostegno dei Fondi Europei per il biennio 2021-22 (oltre 300 milioni a favore del Veneto), nonché la proiezione temporale della nuova PAC - inizialmente riferita al 2021-27, e oggi al 2023-27 - focalizzata su dieci obiettivi specifici relativi ai temi del Green Deal Europeo, come articolati nelle strategie Farm to fork e Biodiversità, incentrati su aspetti a carattere ambientale, economico e sociale. Gli obiettivi costituiscono la base su cui gli Stati membri dell'UE devono elaborare il proprio Piano Strategico Nazionale della PAC (i PSN PAC). Il sostegno della PAC viene concesso nella forma di ‘tipi di intervento’ programmati e articolati in ‘interventi’ nel PSN PAC; per l’Italia è previsto che siano le Regioni a programmare e a gestire gli interventi di sviluppo rurale integrando le enunciazioni che consentono di declinare le ‘specifiche regionali’, prevedendo la predisposizione di Complementi regionali per lo Sviluppo Rurale 2023-2027 (CSR) e la partecipazione finanziaria delle Regioni. Il Complemento non assume nuove scelte rispetto al PSN, ma riporta con maggior dettaglio le indicazioni relative a come la strategia viene declinata a livello regionale, evidenziando la specificità delle scelte che caratterizzeranno l’attuazione nelle Regione.
Per quanto riguarda il Veneto, come evidenziato anche nel corso dei lavori istruttori presso la Terza commissione, è prevista l’attuazione di 45 interventi (ciascuno destinatario di un’aliquota variabile di finanziamento) che puntano su: giovani (assicurando attenzione specifica all’inserimento di nuovi giovani imprenditori e sostegno agli investimenti necessari per l’ammodernamento delle aziende), sostenibilità (elemento trasversale a tutti gli interventi proposti, declinato in sostenibilità ambientale, energetica ed economica delle imprese e della qualità delle produzioni agricole), innovazione (una serie di interventi per facilitare l’accesso delle imprese alle specifiche conoscenze e agli appositi investimenti), vivibilità (priorità ove si concentrano le strategie per lo sviluppo locale denominate Leader), fragilità (con un’attenzione particolare alle zone montane e collinari, per contrastare l’abbandono dei territori e assicurare la sicurezza ambientale e la protezione dai fenomeni di dissesto idro-geologico, aspetti sui quali si sono particolarmente soffermati l’Assemblea e l’Assessore regionale di comparto), e focalizzazione (ovvero, l’ottimizzazione d’utilizzo dei diversi strumenti di sostegno: il PSN PAC 2023-27, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza - PNRR, i Programmi regionali FESR e FSE+ 2021-2027, il Piano FSC 2021-2027, e gli altri interventi nazionali). Il Veneto è destinatario, nel complesso, di circa 824 milioni di euro, per il 40,7% di origine europea, per il 41,5% dallo Stato, e per il 17,8%, ovvero circa 146 milioni di euro, dalla Regione.
Infine è iniziata la discussione sull'assestamento di bilancio con le relazioni di maggioranza e minoranza. Il dibattuto sul bilancio di assestamento proseguirà nella giornata di domani, mercoledì 27 luglio, con inizio dei lavori e diretta streaming dalla pagine del nostro sito alle 10:30