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Seconda commissione – Votate prese d’atto delle relazioni sulle attività, anno 2021, dei Parchi regionali del Fiume Sile e del Delta del Po.
03 novembre 2022
(Arv) Venezia 3 novembre 2022 - La Seconda commissione consiliare permanente, presieduta da Silvia Rizzotto (Lega/LV), vicepresidente Jonatan Montanariello (Pd), alla presenza dell’Assessore regionale Cristiano Corazzari, ha esaminato le relazioni sull’attività svolta nel 2021 dagli Enti parco Fiume Sile e Delta del Po (Rend 123 e 125/2022). Alla fine, sono state votate le relative prese d’atto. È stato così completato l’esame delle relazioni sulle attività dei Parchi veneti, dopo che nelle precedenti sedute erano state vagliate le azioni intraprese dagli Enti Parco Colli Euganei, Lessinia e Regole d’Ampezzo: i Rend saranno funzionali all’esame della clausola valutativa inserita nella Legge regionale che disciplina la materia.
Il presidente Rizzotto ha sottolineato che i Parchi regionali “svolgono un ruolo molto importante e sono strategici per l’amministrazione regionale, soprattutto per la loro azione di tutela e valorizzazione dell’ambiente, ma anche di conservazione della memoria storica”.
L’Ente Parco naturale regionale del Fiume Sile interessa 11 Comuni e 3 province e ha un forte carattere di antropizzazione. Sono state sottoscritte diverse convenzioni con Enti operanti nel territorio, con l’obiettivo di fare rete. In particolare, la convenzione con la Federazione del Camposampierese è funzionale alla gestione unitaria delle attività di manutenzione ordinaria, pulizia e presidio delle tratte di rispettiva competenza del sedime dell’ex ferrovia Treviso – Ostiglia, ora pista ciclopedonale di proprietà dell’Ente Parco. È stata realizzata l’attività di cartellonistica della Treviso - Ostiglia, un progetto finanziato con fondi del PSR e del Parco. Inoltre, il Parco ha sviluppato un progetto di recupero e conservazione di alcune aree, localizzate presso la Porta dell’Acqua e del Gran Bosco dei Fontanazzi, e di ripristino di alcuni fontanili. Tra gli obiettivi, la revisione del Piano ambientale, che approderà in Consiglio regionale per l’approvazione. Inoltre, nell’abito del nuovo marchio d’area ‘Alto Sile’, il Parco affianca i 5 Comuni aderenti (Quinto di Treviso, Istrana, Vedelago, Morgano e Piombino Dese) nella definizione della strategia di promozione, con particolare riferimento ai valori naturalistici e di attrazione turistica che il Parco Sile rappresenta.
L’Ente parco regionale del Delta del Po ha come mission la tutela, il recupero, la valorizzazione e la conservazione dei caratteri naturalistici, storici e culturali del territorio del Delta del Po, nonché assicurare adeguata promozione e tutela delle attività economiche tipiche dell’area e concorrere al miglioramento della qualità di vita delle comunità locali. In particolare, pesca e turismo caratterizzano l’economia del territorio.
La superficie complessiva del Parco è di circa 786 Km quadrati, di cui 160 di valli e lagune. Il territorio è compreso tra la foce dell’Adige a nord e il Po di Goro a sud; 6 i rami principali della foce: Po di Levante, Po di Maistra, Po di Pila, Po delle Tolle, Po di Gnocca o Donzella, Po di Goro. Nove sono i comuni del Parco: Adria, Ariano nel Polesine, Corbola, Loreo, Papozze, Porto Viro, Porto Tolle, Rosolina, Taglio di Po. La popolazione del delta è di oltre 73 mila abitanti e sono circa 10 mila le imprese, per lo più artigiane, che operano sul territorio. Il Parco, pertanto, oltre ad essere riserva naturale, è anche un’area ad elevata densità di popolazione, fortemente antropizzata, con spiccate caratteristiche di integrazione uomo- ambiente.
I principali ambiti e strumenti di intervento del Parco sono: la tutela e la valorizzazione del patrimonio naturalistico (in particolare la biodiversità), paesaggistico e storico- culturale; l’attività di pianificazione del territorio (Piano ambientale); la realizzazione di progetti di recupero e manutenzione; provvedimenti di autorizzazione di interventi modificativi del territorio; la promozione delle produzioni tipiche del territorio e delle attività economiche tradizionali dell’area; la fruizione sostenibile del Parco; la diffusione della consapevolezza ambientale; l’attivazione di progetti di educazione ambientale finalizzata alle scuole, nonché di progetti di manutenzione della sentieristica e iniziative di promozione del territorio. Si evidenziano le attività legate a riconoscimenti o reti internazionali: la rete mondiale delle Riserve di Biosfera MAB UNESCO e quella dei territori che hanno adottato la Carta europea del Turismo Sostenibile (CETS).