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Zanoni e Bigon (Pd): “Aumento senza freni del consumo di suolo. Colpa di una Legge regionale piena di deroghe. Serve normativa nazionale”
30 novembre 2022
(Arv) Venezia 30 nov. 2022 - “Il boom senza freni di consumo del suolo nella nostra regione, e che vede il territorio veronese maglia nera con 185 ettari di nuove edificazioni nel 2021 (dati Ispra), è il frutto di una Legge regionale che solo sulla carta è nata per arginare il fenomeno ma che di fatto lo consente”.
Questo è il pensiero dei consiglieri regionali del Partito Democratico Andrea Zanoni e Anna Maria Bigon.
“Il Veneto continua ad attraversare una fase di deregulation totale – ritengono i consiglieri Dem - Si assiste ad una proliferazione di edificazioni, in primo luogo quelle legate alla logistica e al commerciale: nel solo territorio trevigiano, ad esempio, si contano ben 8 nuove realizzazioni negli ultimi mesi. E mentre l’Assessore regionale Bottacin vorrebbe snellire ulteriormente le norme per ottenere totale carta bianca per costruire, è evidente che per fermare il consumo di suolo servano invece norme più stringenti, a partire da quella Legge nazionale che, dopo essere approdata in Parlamento, non è mai stata approvata a causa delle pressioni della lobby del cemento”.
“La normativa veneta prevede una serie infinita di deroghe che ha portato a questa situazione – osservano i consiglieri del Pd - Non sono infatti assoggettate le grandi opere, i piani d’area, gli interventi concessi tramite lo sportello SUAP (Sportello Unico Attività Produttive), le cave, le discariche e tutte le costruzioni previste dal Piano Casa. Di fatto questa Legge sul consumo di suolo va a gestire solo il residenziale”.
“Bottacin faccia mea culpa – chiedono Zanoni e Bigon - Sono lui e la Giunta Zaia i veri responsabili di questo incessante saccheggio del nostro territorio”.