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Prima commissione - Via libera al bilancio 2023-2025: i provvedimenti passano all’Aula per l’esame finale
30 novembre 2022
(Arv) Venezia 30 nov. 2022 - Nel corso della seduta odierna, la Prima commissione permanente del Consiglio regionale del Veneto presieduta da Luciano Sandonà (Lega-LV), Vicepresidente Vanessa Camani (Partito Democratico), alla quale ha partecipato l’Assessore Francesco Calzavara, ha sentito in audizione il Collegio dei revisori dei conti della Regione del Veneto in ordine al Progetto di legge n. 156, d’iniziativa della Giunta, relativo al bilancio di previsione 2023-2025, a proposito del quale il Collegio non ha sollevato particolari rilievi. Di seguito, la Commissione ha approvato a maggioranza i Progetti di legge n. 155 ‘Legge di stabilità regionale 2023’, n. 154 ‘Collegato alla legge di stabilità regionale 2023’, e il Pdl n. 156; le proposte legislative possono essere così inserite all’ordine del giorno dei lavori dell’Aula, relatore il Presidente Sandonà, correlatore la Vicepresidente Camani.
L’Assessore Calzavara, inoltre, ha presentato in Commissione l’emendamento d’iniziativa dell’esecutivo regionale volto a rimodulare e a integrare, rispetto alla versione originaria, le previsioni contenute nel Pdl n. 156, ovvero il bilancio di previsione, con particolare riguardo al riequilibrio delle risorse destinate agli assessorati che in precedenza erano state in larga parte interessate da un taglio lineare del 14%. In sintesi, si tratta di 9,620 milioni di euro distribuiti tra diverse missioni: a titolo meramente esemplificativo, 2 milioni di euro sono stati destinati a istruzione e diritto allo studio, ovvero all’istruzione universitaria; 1 milione di euro al sistema della protezione civile; 700mila euro a interventi destinati ai diritti sociali e alle politiche per la famiglia. L’Assessore Calzavara, infine, ha illustrato un ulteriore emendamento alla legge di stabilità destinato a riequilibrare il carico tributario nel settore dell’assistenza, rideterminando l’Irap delle Ipab, le istituzioni pubbliche di assistenza e beneficienza, al 3,90%; il relativo minore introito, pari a circa 8,8 milioni di euro, sarà affrontato applicando un aumento - nella misura dello 0,92% - dell’Irap a soggetti esercenti attività in determinati settori individuati utilizzando la classificazione Ateco come, ad esempio, quelli del settore petrolifero, dell’energia, o dei servizi finanziari. Non è prevista, come anticipato in sede di presentazione della manovra, una manovra emendativa riferita all’addizionale Irpef. Gli emendamenti hanno ricevuto il via libera della Commissione.