Zanoni, Bigon, Lorenzoni, Guarda (Intergruppo Tutela Animali): " Divieto botti: appello ai sindaci per vietarli e a vigilare, a tutela delle persone, degli animali e dell'ambiente”

29 dicembre 2022

(Arv) Venezia 29 dic. 2022 -  "Di fronte al totale disinteresse della Giunta regionale e della maggioranza che hanno rifiutato la proposta di inserire, nel Piano Faunistico Venatorio del Veneto approvato lo scorso febbraio, il divieto dei botti, riteniamo sia indispensabile un'azione diffusa delle amministrazioni comunali del territorio, varando ovunque dei regolamenti validi tutto l’anno e rinnovando al Governo e al Parlamento la richiesta di una legge nazionale di divieto. Questo a tutela delle persone, degli animali e dell'ambiente".L'appello viene dai consiglieri regionali dell'Intergruppo Tutela Animali composto dai dem Andrea Zanoni e Anna Maria Bigon, assieme al portavoce dell'opposizione, Arturo Lorenzoni e dalla esponente di Europa Verde, Cristina Guarda. "C'è una crescente sensibilità e consapevolezza circa i gravissimi danni che i botti possono causare, - aggiungono i consiglieri - ma i provvedimenti sono spesso tardivi e inefficaci dal punto di vista giuridico, oltre a non essere seguiti dai necessari controlli per verificarne l’applicazione. Serve dunque un impianto normativo strutturale.  Alla vigilia delle feste di Capodanno, - ricordano Zanoni, Bigon, Lorenzoni, Guarda - che questo appuntamento si traduce puntualmente in un bollettino di guerra: feriti per aver   maneggiato o essere stati colpiti da petardi e moltissimi casi di cani e gatti fuggiti per il terrore e smarriti, feriti o morti perché urtati dalle auto. Sono numerosi anche gli animali selvatici che, vagando disorientati, vengono investiti, muoiono di infarto per il terrore o si schiantano contro alberi, muri o cavi elettrici, come accaduto lo scorso anno a Roma per migliaia di Storni"."La LIPU,  Lega italiana protezione uccelli, - proseguono i consiglieri - ha inviato nelle scorse settimane una nuova lettera al presidente dell’Anci, Antonio De Caro, per chiedere di intervenire sui Comuni affinché emanino ordinanze di divieto di commercializzazione e utilizzo di articoli pirotecnici rumorosi. Tuttavia, anche i singoli cittadini posso contribuire a questo cambiamento chiedendo direttamente alle loro amministrazioni locali di assumere iniziative e provvedimenti concreti di tutela. I botti non sono un segno di festa ma di inciviltà che va eliminato dalle nostre abitudini. Ben altro è il significato della parola Festa, ovvero, rispetto della sicurezza di tutti ed amore per gli animali indifesi. Il botto di Capodanno si faccia con una bottiglia di buon vino", concludono Zanoni, Bigon, Lorenzoni e Guarda.