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Soranzo, Polato, Razzolini, Formaggio e Pavanetto (FdI): “Toponomastica stradale e monumenti a personaggi contemporanei: ennesimo siparietto delle opposizioni, che usano lo spauracchio Fascismo per condizionare il dibattito pubblico”
07 febbraio 2023
(Arv) Venezia 7 feb. 2023 - “Oggi abbiamo assistito, da parte della consigliera regionale Vanessa Camani e dei colleghi dell’opposizione, all’ennesimo siparietto che certifica la loro distanza dalla realtà dei fatti e dai veri problemi dei cittadini veneti. Abbiamo cercato di spiegare in Aula di Palazzo Ferro Fini che l’emendamento proposto da Camani porterebbe a cancellare dalla toponomastica stradale e dei monumenti italiani figure quali il gen. Luigi Cadorna, il gen. Italo Balbo, Gabriele d’Annunzio e il gen. Armando Diaz: una strumentalizzazione inaccettabile, volta a strappare con violenza una pagina di storia d’Italia in nome di una sterile ideologia e di una presunta superiorità morale della sinistra italiana”. Così i consiglieri regionali veneti di ‘Fratelli d’Italia - Giorgia Meloni’ Enoch Soranzo, Daniele Polato, Tommaso Razzolini, Joe Formaggio e Lucas Pavanetto, al termine della discussione in Aula del Progetto di legge statale n. 29, volto alla modifica della L. n. 1188/1927 “Toponomastica stradale e monumenti a personaggi contemporanei” e della L. n. 178/1951 “Istituzione dell’ordine “al merito della repubblica italiana” e disciplina del conferimento e dell’uso delle onorificenze”.
“La sinistra – sottolineano i consiglieri - da sempre usa lo spauracchio del Fascismo per colpire gli avversari e condizionare il dibattito pubblico: ci spiace solamente che i colleghi della maggioranza non abbiano compreso fino in fondo il tranello promosso dal Partito Democratico e dalle opposizioni. Abbiamo comunque votato il progetto di legge statale, per il suo contenuto che complessivamente resta giusto e condivisibile e sarà utile per ristabilire un senso di giustizia, e anche perché siamo certi che il Parlamento - dove presto approderà il testo oggi approvato - saprà migliorare i contenuti della proposta veneta superando gli aspetti maggiormente divisivi, strumentali ed ideologici”, concludono i consiglieri.