Razzolini (FdI): “Via libera al programma quinquennale per l’apicoltura 2023-2027. Api fondamentali per la biodiversità, in viticoltura massima tutela degli insetti pronubi attraverso le buone pratiche agronomiche"

15 febbraio 2023

 

(Arv) Venezia 15 feb. 2023  - “Ho preso parte ieri alla seduta del Consiglio regionale del Veneto che ha approvato con voto unanime il programma di sostegno all’apicoltura 2023-27: un piano finanziario da 2 milioni di euro l’anno, per cinque anni, a sostegno dei 7.200 apicoltori veneti e di una produzione ad alto valore economico e commerciale, ma anche ambientale”. Così il consigliere regionale di Fratelli d’Italia - Giorgia Meloni Tommaso Razzolini che aggiunge: "Le api sono insetti fondamentali per la biodiversità dell’ecosistema, anche e soprattutto in agricoltura per l’impollinazione. Per numero di arnie, oltre un milione e 700 mila e con una produzione annua di circa 1.700 tonnellate di miele il Veneto risulta essere l’ottava regione in Italia”.

"Se guardiamo alla viticoltura, spesso indicata come colpevole per gli effetti collaterali dannosi causati alle api, va detto che le buone pratiche agronomiche nella gestione del vigneto e nella difesa fitosanitaria impiegate dai viticoltori, come ad esempio la lotta integrata, sono volte alla massima tutela degli insetti pronubi per preservarli e non nuocere alla loro preziosa attività. La stessa attenzione – aggiunge il consigliere - dovrebbe essere piuttosto prestata dagli agricoltori impegnati nella gestione delle colture cerealicole estensive che nel periodo primaverile della semina spesso coincide con il registrarsi di una notevole moria di api. A primavera inoltrata, invece, dati alla mano, i trattamenti insetticidi obbligatori nei vigneti per la lotta alla flavescenza dorata della vite non causano particolari effetti collaterali alle api, in quanto la corretta gestione agronomica prevede il tempestivo sfalcio dell’erba prima dell’irrorazione dei prodotti fitosanitari per allontanare dalla coltura gli eventuali insetti pronubi presenti”, conclude Razzolini.