Zanoni (Pd): “Zaia si dice pronto a razionare l’acqua? Segno del fallimento prodotto dal suo immobilismo. E’dal 2015 che il fenomeno è noto”

13 marzo 2023

 

(Arv) Venezia 13 mar. 2023 -     “Il presidente Zaia annuncia l’intenzione di razionare l’acqua in caso di emergenza siccità, come fosse il salvatore della patria. In realtà, a questa situazione così catastrofica ci ha messo del suo in maniera pesante. E’ dal 2015 che gli indicatori parlano in maniera inequivocabile: sono 8 anni in cui il presidente Zaia poteva benissimo intervenire, invece che dispensare soluzioni alla disperata”. Il giudizio critico è del consigliere regionale del Partito Democratico, Andrea Zanoni.

“L’ANBI Veneto (Unione Regionale Consorzi Gestione e Tutela del Territorio e Acque Irrigue) che riunisce i Consorzi di bonifica - prosegue il consigliere - ha ripetutamente proposto alla Regione del Veneto di realizzare 99 interventi, per un costo complessivo di 807 milioni di euro. Tutto mirato al risparmio idrico, sia apportando miglioramenti strutturali alle condotte, sia creando gli indispensabili bacini di raccolta. Eppure, in questi anni il presidente Zaia non ha mosso un dito. Se avesse investito anche solo il 5% delle energie e delle attenzioni rivolte alla monocoltura vitivinicola, prosecco in particolare, persino a discapito delle altre coltivazioni, oggi il Veneto avrebbe problemi meno gravi derivanti dalla siccità e non si troverebbe in questa situazione. Il presidente Zaia con i suoi assessori, ha dimostrato in maniera inequivocabile un’incapacità grave sotto il profilo della pianificazione e programmazione degli interventi che oggi avrebbero consentito di reggere ad un’ulteriore stagione di assenza di piogge, dopo quella dello scorso anno. Ma evidentemente, i suoi pensieri sono rivolti a curare gli interessi di alcune lobbies”, conclude Zanoni.