Baldin (M5S): “La legge regionale di riforma delle IPAB non è ancora calendarizzata in V Commissione. La giunta Zaia aspetta, mentre le rette per gli ospiti delle case di riposo crescono a dismisura e il personale fugge per lavorare nel privato”

06 giugno 2023

 

(Arv) Venezia 6 giu. 2023 -      Riforma delle IPAB in Veneto ancora in alto mare. La questione è stata trattata stamane, durante la seduta del Consiglio regionale, quando l’assessora alle Politiche sociali Manuela Lanzarin ha risposto a un’interrogazione a risposta scritta formulata dalla sottoscritta”. Il commento è della capogruppo del MoVimento 5 Stelle, Erika Baldin che aggiunge: “Avevo chiesto che la Regione scongiurasse il rischio di una ‘bomba sociale’ per via degli aumenti vertiginosi delle rette nelle case di riposo. In particolare, avevo sollevato il caso del Veneto orientale, dove i rincari ammontano anche a 300 euro”. “Da parte della Giunta regionale sono state date solo risposte contabili, - commenta Baldin - i contributi straordinari sono doverosi, ma non risolutivi. Attendevo appunto un cenno alla calendarizzazione della legge regionale di riforma, che le cittadine venete e i cittadini veneti attendono da vent’anni, ultima Regione che ancora non ha provveduto. Avrebbe dovuto essere portata all’attenzione della V Commissione già dopo la scorsa sessione di bilancio, ma al contrario nulla si vede. Chiedo almeno sia possibile anticipare al personale in servizio i provvedimenti che comporterebbero una retribuzione migliore, dal momento che sempre più frequenti sono le fughe dalle residenze pubbliche per trovare collocazione nel privato. I parenti degli ospiti, le lavoratrici e i lavoratori subiscono gli effetti del costo della vita, e attendono nell’incertezza: non basta un impegno finanziario, serve quello politico”. “A tal proposito, le minoranze avevano ventilato il ricorso all’addizionale regionale sull’IRPEF, che avrebbe inciso nei redditi superiori a 50mila euro, quale soluzione a molte ristrettezze in ambito sociale, purtroppo -conclude Erika Baldin- la maggioranza non aveva mostrato alcuna apertura alle istanze promosse dalle opposizioni. Dispiace dal momento che l’addizionale regionale IRPEF avrebbe, per esempio, consentito di mitigare proprio questi aumenti delle rette. Rivendicare il rispetto dei livelli essenziali di assistenza e caldeggiare le già note criticità in sede governativa non basta più”.