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Seconda commissione – Votata presa atto Relazione attività ‘Infrastrutture Venete’. Ok a Ordinamentale 2023. Controllo emissioni veicoli inquinanti. Corretta classificazione dei rifiuti. Modifiche al sistema commerciale veneto.
22 giugno 2023
(Arv) Venezia 22 giu. 2023 - La Seconda commissione consiliare permanente, presieduta da Silvia Rizzotto (Lega/LV), vicepresidente Jonatan Montanariello (Pd), ha espresso, con i voti della maggioranza, la presa d’atto della Rendicontazione n. 159 “Infrastrutture Venete S.r.l., Relazione sull’attività svolta nel secondo semestre 2022 e sull’attività prevista per il primo semestre 2023”, ai sensi dell’articolo 1, comma 4°, della Legge regionale n. 39/2013.
‘Infrastrutture Venete Srl’ ha come mission la gestione in sicurezza del traffico ferroviario, il mantenimento in perfetta efficienza delle infrastrutture, comprensive di fermate e stazioni, la realizzazione di opere e l’implementazione tecnologica, atte a migliorare il servizio di trasporto nell’ottica di un funzionamento sicuro.
Acquisito il parere favorevole della Prima commissione, è stato definitivamente approvato, senza voti contrari, il Progetto di legge regionale n. 191 della Giunta regionale “Disposizioni di adeguamento ordinamentale 2023 in materia di protezione civile, ambiente, edifici di culto, governo del territorio”. Per l’esame dell’Aula, Relatore è stato nominato il presidente Rizzotto, Correlatore il vicepresidente Montanariello. Con questo provvedimento, vengono proposte modifiche e integrazioni di tipo ordinamentale e procedurale, per semplificare e allineare le disposizioni regionali alla normativa nazionale di riferimento.
Senza voti contrari, è stato dato il primo via libera al Progetto di legge n. 198 della Giunta regionale “Modifica alla L.R. 16 aprile 1985, n. 33, ‘Norme per la tutela dell’ambiente’”. Il Pdl verrà trasmesso alla Prima commissione per l’acquisizione del parere di competenza, ai sensi dell’articolo 66 del Regolamento consiliare, per poi essere definitivamente licenziato. Al fine di ridurre le emissioni in atmosfera e migliorare la qualità dell’aria, la Regione del Veneto intende aderire al progetto sperimentale ‘MoVe-ln’, avviato dalla Regione Lombardia, che prevede una modalità innovativa per il controllo delle emissioni dei veicoli inquinanti attraverso il monitoraggio delle percorrenze, dell’uso effettivo del veicolo e dello stile di guida adottato, tramite l'istallazione sul veicolo di una scatola nera.
È stato illustrato dal primo firmatario, il consigliere regionale Fabrizio Boron (Lega/LV), il Progetto di legge statale n. 36, “Modifiche al Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, ‘Norme in materia ambientale’”, da trasmettere al Parlamento Nazionale ai sensi dell'art. 121 della Costituzione. La proposta normativa ha l’obiettivo di modificare il DL 152/2006 al fine di introdurre nell’ordinamento una specifica previsione normativa volta a sanzionare l'errata attribuzione dei codici di identificazione dei rifiuti urbani. Infatti, la corretta classificazione dei rifiuti rappresenta uno degli aspetti cruciali per garantire una gestione sostenibile ed efficace. Tuttavia, si è riscontrato che talvolta ai rifiuti speciali sono erroneamente attribuiti i codici dei rifiuti urbani, al fine di eludere i controlli e le misure di gestione specifiche previste. Tale compromissione delle misure previste per una corretta gestione e smaltimento dei rifiuti causa gravi conseguenze per la salute e l’ambiente. Pertanto, garantire il corretto percorso del ciclo dei rifiuti nella filiera di selezione e recupero significa escludere la possibilità di condurre i rifiuti speciali, ma classificati come urbani, in termovalorizzatori o discariche, eludendo la normativa dei Bacini territoriali dei rifiuti.
È stato infine illustrato il parere alla Terza commissione in ordine al Progetto di legge n. 65/2021, di cui è primo firmatario la consigliera regionale Elena Ostanel (VcV), “Modifiche alla L.R. 26 dicembre 2012, n. 50, ‘Politiche per lo sviluppo del sistema commerciale nella Regione del Veneto’”, in relazione all’insediabilità delle medie strutture di vendita con superficie non superiore a 1.500 metri quadrati.