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Soranzo (FdI): “Fusione della BCC Patavina con Verona e Vicenza”
19 luglio 2023
(Arv) Venezia 19 lug. 2023 - “Credo sia il dovere prioritario di tutti gli amministratori pubblici, tutelare le comunità e i territori cui appartiene. Per questo mi faccio portavoce delle legittime preoccupazioni, segnalatemi dai cittadini della Saccisica, relative alla fusione che coinvolgerà la BCC Patavina con quella di Verona e Vicenza”. A dirlo Enoch Soranzo, presidente del gruppo consiliare regionale di Fratelli d’Italia – Giorgia Meloni.
“Preoccupazioni legittime, - aggiunge Soranzo - per il danno, potenzialmente non soltanto economico ma anche sociale che questa fusione porterà alla Saccisica e ai territori contigui, con grave rischio di desertificazione economica e sociale. Per questo auspico, che anche le associazioni di categoria e tutte le comunità coinvolte possano appoggiare questa mia posizione nei confronti del carattere forzoso e antieconomico di una scelta come quella operata. Sono convinto, che l’unica via perseguibile per la fusione della BCC Patavina sia quella più naturale, e cioè con la BCC Annia, per continuità e contiguità territoriale che le due banche esprimono a livello sinergico. Non può inoltre non saltare agli occhi un altro punto dolente, fondamentale, della vicenda: un istituto di credito cooperativo, il cui fine ultimo e’ l’utilità sociale e non il profitto, viene reso satellite di una realtà maggiore, con conseguente e inevitabile perdita della sua identità, componente fondamentale delle nostre comunità. Con la fusione della Patavina con l’Annia, si andrebbe invece a rinforzare dal punto di vista infrastrutturale quelle che sono due realtà sane e in continua crescita, permettendo l’espansione nelle zone di competenza di entrambe, senza andare a perdere il rapporto diretto con gli utenti, su un territorio d’interesse per ciascuna delle due. Con la fusione con Vicenza e Verona si sta badando invece soltanto agli interessi economici, mettendo insieme territori di competenza assolutamente dissimili tra loro, con un vertice della nuova banca totalmente in mano a un territorio neppure contiguo con la Saccisica, quindi di fatto escludendo la realtà padovana dalla positiva crescita che ha caratterizzato gli ultimi anni della Banca Patavina”, conclude Soranzo.