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Guarda (EV): “Anche in Veneto le guardie ecologiche volontarie (GEV), serve una legge”
19 luglio 2023
(Arv) Venezia 19 lug. 2023 - “Veneto terra di volontariato, anche ambientale. Ho presentato un progetto di legge regionale per istituire e disciplinare la vigilanza ecologica, una categoria di cittadinanza attiva dedita alla preservazione dell’ambiente e del patrimonio naturale”. E’ quanto ribadisce la consigliera regionale di Europa Verde, Cristina Guarda, auspicando una rapida calendarizzazione dell’iniziativa legislativa.
“Buon parte delle altre regioni ha da tempo istituito il servizio di volontariato per guardie ecologiche - spiega Guarda – che sono cittadini e cittadine che aspirano, previa adeguata preparazione e volontariamente, a prestare la propria attività a servizio dell’ambiente e del bene comune. Dalle spiagge alle montagne, la nostra regione gode di un patrimonio naturale unico, ma che necessita di essere costantemente salvaguardato. Al contempo, è opportuno riconoscere l’enorme lavoro condotto da parte di chi mette a disposizione tempo ed energie a favore dell’ambiente. Già esistono alcune realtà locali in Veneto di guardie volontarie, a mancare è una disciplina legislativa capace di valorizzare e tutelare l’operato di chi, talvolta, si sente abbandonato dalle istituzioni”.
“Sempre più arduo- prosegue Guarda - si rivela il reperimento di adeguate risorse da destinare alla prevenzione e ai controlli; di conseguenza, integrare la pubblica amministrazione con l’attività di volontariato, fornendo una disciplina unica a livello regionale, diviene una necessità al fine di assicurare un ottimo strumento di tutela dell’ambiente e di contrasto ai cambiamenti climatici. Questi volontari potranno verificare il rispetto della normativa ambientale e dei regolamenti locali, organizzare momenti formativi nelle scuole, espletare funzioni di preservazione della flora e della fauna, prevenire gli incendi boschivi e cooperare con la vigilanza e la polizia amministrativa locale”.
“Ho presentato questo progetto di legge in Consiglio regionale affinché il Veneto non abdichi alla protezione del suo patrimonio naturale. Mi auguro che questo provvedimento goda di attenzione anche da parte della maggioranza. Gli effetti del cambiamento climatico ci impongono l’introduzione di nuovi strumenti di verifica e tutela del nostro territorio, senza l’apporto dei cittadini la Regione si rivelerebbe ancora più fragile”.