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Lorenzoni (Portavoce opposizione) e Zanoni (Pd): “Superstrada Pedemontana Veneta: come si farà fronte all’importo richiesto per integrare le entrate dei pedaggi fino all’importo da corrispondere come canone di disponibilità ai Concessionari?”
04 agosto 2023
(Arv) Venezia 4 ago. 2023 - “Abbiamo presentato una interrogazione a risposta scritta alla Giunta regionale per sapere come intenda far fronte al fabbisogno finanziario generato dallo sbilanciamento tra il canone di disponibilità dovuto ai Concessionari della SPV e il flusso dei pedaggi, atteso di molto inferiore al canone. Infatti, nel primo semestre 2023 il totale dei pedaggi incassati ammonta a 21,98 milioni, che saranno girati interamente ai concessionari come entrate provvisorie in attesa dell’avvio della concessione al momento della messa in esercizio dell’intera SPV, mentre l’avvio della concessione viene ritardato”. A dirlo i con consiglieri regionali Arturo Lorenzoni (Portavoce opposizione) e Andrea Zanoni (Partito Democratico).
“Questo tra l’altro – aggiungono i consiglieri - ha suscitato la preoccupazione della Corte dei Conti, che ha sollevato il tema delle penali da 25 mila euro al mese non riscosse alla mancata consegna dei vari lotti, ritardati alcuni di 3, altri di 6 anni. Ma ciò che ci preoccupa è che anche nella più rosea delle ipotesi, in cui nel secondo semestre si arrivasse a raddoppiare il traffico, le entrate raggiungerebbero quest’anno i 65 milioni, con un disavanzo di circa 100 milioni di Euro rispetto al primo anno di canone intero riportato nel Terzo Atto di Concessione firmato dalla regione e i concessionari nel 2017. Questo contratto prevede dei canoni fissati che la regione, ente concedente deve pagare ai concessionari, pari a 165,1 M€ nel 2021, secondo anno di piena operatività attesa, fino a 435,6 M€ al penultimo anno di concessione nel 2058. Se, come sostiene la Giunta regionale, nel 2024 i lavori saranno terminati e sarà il primo anno di concessione, dove si troveranno i soldi per pagare i concessionari? I Veneti sanno che pende sul loro capo questa spada di Damocle?”, concludono Lorenzoni e Zanoni.