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Luisetto e Camani (Pd): "Associazionismo e programmazione decentrata: progetto di legge senza ambizione che non risolve la polverizzazione dei Comuni in Veneto"
29 agosto 2023
(Arv) Venezia 29 ago. 2023 -
(Arv) Venezia 29 ago. 2023 - "Questo progetto di legge non risponde alla necessità di ridurre la polverizzazione dei Comuni in Veneto: è soltanto una ridefinizione di superficie che vincola la riorganizzazione dell’intero territorio amministrativo ad uno strumento peraltro non ancora definito, ovvero gli Ambiti Territoriali Sociali". Questo il giudizio espresso in aula della consigliera regionale del Partito Democratico, in veste di correlatrice al progetto di legge in materia di associazionismo e programmazione decentrata, che ha lo scopo di adeguare la normativa regionale allo scenario previsto dal Piano di Riordino Territoriale.
"Di quali ATS discutiamo? Quelli da 40mila abitanti? Quelli da 300mila? Quelli costituiti in Consorzi, Unioni o quelli verso i quali sembra l’Assessore voglia andare, che dovrebbero diventare aziende speciali? Ci sarà libertà di scelta della forma più aderente al proprio territorio o si dovrà convergere su un unico schema? Le domande – riferisce l'esponente dem - restano aperte e questo provvedimento non aiuta a dare risposte".
“In merito alla frammentazione amministrativa, - spiegano le consigliere - lo scenario degli ultimi dieci anni non è di molto migliorato e non si è fatto molto per migliorarlo. Il Veneto è al terzo posto per numero di Comuni. Dei 563 attuali, 291 (il 52%) sono sotto i 5.000 abitanti e 182 (32%) hanno meno di 3.000 abitanti. Questi Comuni sono chiamati ad amministrare il 15% della popolazione veneta e più del 40% dell’estensione territoriale regionale, con l’aggravante che il territorio dei piccoli Comuni veneti è spesso caratterizzato da elevato rischio idro-geologico. I referendum per le fusioni sono stati 25 dal 2013 al 2020 con il coinvolgimento di 63 Comuni e l’istituzione di 12 nuovi Comuni con la contestuale estinzione di 29 enti, la quasi totalità dei quali aveva meno di 5.000 abitanti, soprattutto nelle province di Vicenza e Belluno".
"Sarebbe interessante capire se l’obiettivo dei 500 comuni entro il 2030 è ancora valido: mi chiedo come si pensi di realizzarlo, visto che assistiamo a scelte che invece di promuovere le fusioni accettano scambi e baratti. È necessario invece, - solleva la questione Luisetto - come gli stessi sindaci hanno chiesto, di programmare ed incentivare le fusioni, con percorsi di formazione e accompagnamento, attraverso la sensibilizzazione e l'informazione ai cittadini, mettendo a disposizione risorse, strutturando e potenziando le Unioni Montane, così come la digitalizzazione e la formazione di tecnici e politici".
“Una promozione seria della gestione associata obbligherebbe a scelte decise e chiare. Ancora una volta – conclude Camani - assistiamo ad una retorica di buone intenzioni, destinata a naufragare di fronte alla incapacità della Giunta di assumersi la responsabilità di governare i processi. Il fallimento della razionalizzazione degli enti locali di questi dieci anni ha un nome: Giunta Zaia. Temiamo seriamente che finché non si cambia guida non si possa cambiare risultato”.