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Giornata europea della cultura ebraica: Scatto (Lega-Lv), “Una domenica da condividere alla scoperta della bellezza e dell’esperienza dell’incontro”
04 settembre 2023
(Arv) Venezia 4 set. 2023 – Domenica 10 settembre anche in Veneto si celebra la Giornata europea della cultura ebraica, promossa dall’Unione delle 21 comunità ebraiche d’Italia insieme ad Aepj, l’associazione europea per la conservazione della cultura del patrimonio ebraico, e al Consiglio d’Europa. Il tema guida per le tante iniziative proposte dalle comunità ebraiche per l’edizione 2023 è la bellezza. “E’ un’occasione straordinaria di incontro, di dialogo, di scoperta di comuni valori e di specifica ricchezza, nonché del fecondo intreccio di popoli, storie, esperienze, tradizioni e culture che generano il nostro presente”, è l’invito della presidente della commissione Cultura del Consiglio veneto, Francesca Scatto (Lega-Liga veneta). “Una giornata da condividere insieme – aggiunge - in piena sintonia con lo spirito della legge regionale 5/20 che impegna il Veneto e le sue istituzioni nella conoscenza e valorizzazione della cultura ebraica, in quanto veicolo di comprensione, crescita e tolleranza. Ringrazio pertanto le comunità ebraiche del Veneto, Venezia, Padova e Verona per aver aperto, ancora una volta, le porte delle loro sinagoghe, dei loro musei, e anche dei loro cimiteri, e per aver organizzato visite, mostre e stimolanti proposte culturali che ci accompagnano nella riscoperta delle tante declinazioni della bellezza, dalla moda all’arte, dalla cucina al linguaggio cinematografico, dal pensiero filosofico al valore del rispetto dell’unicità di ogni persona. E invito tutti i veneti a cogliere questa opportunità, che le comunità ebraiche propongono da 24 anni con tanta cura e inclusività, per scoprire l’originale profondità del concetto di bellezza arrivato a innervare il pensiero e le sensibilità più acute del mondo contemporaneo. Jonathan Henry Sacks, rabbino capo degli ebrei britannici e del Commonwealth, ci ha spiegato che, se i greci credevano nella santità della bellezza, l’antico giudaismo coltivava la bellezza della santità: una declinazione del concetto di bellezza che, attraverso Kant, ci ha portato a coniugare estetica e morale, esperienza del bello e ricerca di senso, sino a vedere nell’azione creativa dell’uomo, sempre in bilico tra bene e male, la compartecipazione al disegno divino della creazione. E anche in questo siamo tutti debitori verso la feconda eredità della millenaria cultura ebraica”.