CRV - Presentato a Venezia, a palazzo Ferro Fini, il 2’ Rally storico del Veneto che si svolgerà nella Val d’Illasi il 22 e il 23 settembre

13 settembre 2023


(Arv) Venezia 13 set. 2023 -      Presentata questa mattina a Venezia, a palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio regionale del Veneto, la seconda edizione del Rally storico del Veneto, manifestazione che si svolgerà il 22 e il 23 settembre prossimi nella Val d’Illasi, in provincia di Verona. “Il Rally del Veneto non è solo una manifestazione dedicata ai motori - ha sottolineato il Consigliere regionale Stefano Valdegamberi, che ha promosso l’iniziativa - ma rappresenta anche la volontà di coniugare le tradizioni della Lessinia alle competizioni automobilistiche e alle migliori espressioni culturali e produttive del territorio: una sfida dedicata alla conoscenza del paesaggio, della cultura e dell’economia di questa terra”. Il rally sarà valido per la categoria autostoriche rally e regolarità a media, Trofeo rally di Zona auto storiche, Coppa 127 e Trofeo rally ACI Vicenza auto storiche, e prevede premiazioni speciali per le Coppe Alfetta GTV, Peugeot 205, sfida Sierra VS M3 e Porsche Racing Day, nate dalla passione di piloti e spettatori veneti; la modella Valentina Bissoli è stata confermata madrina della manifestazione.

“Nel gennaio del 1911, nasce il primo Rally di Monte Carlo - ha sottolineato in apertura il Presidente del Consiglio regionale del Veneto Roberto Ciambetti - allo scopo di promuovere il Principato come località turistica, ideale anche nella stagione invernale, sfruttando il fascino di un’avventura attraverso l’Europa. Dopo la Grande Guerra, grazie alla diffusione delle automobili negli anni ‘20, nascono gare prestigiose nei vari paesi europei, tra le quali la più famosa di tutte, l’italiana 1000 Miglia del 1927. Il Rally attraversa il Novecento, giunge ai nostri giorni e narra la storia dell’automobile, legato intimamente ai percorsi montani o collinari, quelli che chiedono maggiore destrezza e capacità nella guida e che mettono a dura prova telai e motori. Il rally storico del Veneto, giunto alla sua seconda edizione nella splendida cornice della Val d’Illasi, riprende l’antica tradizione di una competizione che ha dato grandi emozioni: il 28 gennaio 1972, sulla Lancia Fulvia HF 1600 Sandro Munari e Mario Mannucci vincono il 41mo Rally di Monte Carlo quando tutta la stampa e gli esperti parlavano solo delle Alpine e delle Porsche. Quel periodo rivive nel Rally Storico del Veneto, che parla ai più giovani di una grande scuola non solo di piloti eccezionali, ma anche di meccanici e della meccanica. A tutti, alla Pro Energy Motor sport, al Veneto Rally Team, all’Aci di Verona nonché agli sponsor che hanno sostenuto e sostengono il Rally, il grazie di un appassionato d’auto d’epoca, convinto che tanti altri appassionati non mancheranno a questo straordinario evento in una bellissima e unica cornice del nostro Veneto”.

“Il Rally del Veneto - ha aggiunto il Consigliere Valdegamberi, che ha ringraziato nel corso del proprio intervento anche i consiglieri regionali veronesi Enrico Corsi (Lega-LV) e Alberto Bozza (Forza Italia), presenti all’evento - ha una storia lunga e gloriosa che si è interrotta per un periodo, ma che è stata ripresa da un gruppo di pionieri che hanno trasformato una corsa automobilistica in grado di coinvolgere un numero considerevole di appassionati in un’occasione di promozione del territorio a tutti i livelli, le popolazioni e le amministrazioni comunali che hanno colto la possibilità di promuovere il territorio grazie a una macchina organizzativa particolarmente complessa”.

“Il secondo Rally del Veneto - ha ricordato Alberto Riva, presidente di Aci Gest, consociata di Aci Verona, e tra gli organizzatori dell’evento - si sviluppa lungo quasi 240 km, di cui oltre 60 di prove speciali. Il numero di iscritti sta aumentando, giungono anche dall’estero, e sembra destinato a superare quello della prima edizione. La macchina organizzativa prevede il coinvolgimento di 160 commissari posizionati lungo il percorso, tutti collegati con la direzione gara, due apripista, diversi carri attrezzi, sette ambulanze, sette rianimatori, quattro fuoristrada per le emergenze, e 3 auto di servizio”.

“La nostra organizzazione è presente dal 2011 - ha evidenziato Emanuele Bosco, presidente della Pro Energy Motorsport, tra i promotori dell’evento - ed è attiva soprattutto nell’ambito dei rally storici. La nostra realtà è attiva principalmente nell’area veronese, ma è inglobata a pieno titolo nel rallismo veneto, grazie ai 500 iscritti e alle circa 50 auto attive nelle varie manifestazioni, e riusciamo mantenere viva la storia, in particolare quella degli anni ’70 e ’80, del rally nella nostra regione. Nella precedente edizione abbiamo raggiunto quota 120 iscritti, un numero impensabile allora”.

“Inoltre - ha aggiunto Vittorio Policante, ex pilota campione a livello europeo e tra gli organizzatori del Rally del Veneto - l’evento è stato inserito nel circuito TRZ, il trofeo rally di zona, ed aver conseguito questo risultato dopo la prima edizione significa aver svolto un buon lavoro: si tratta di una delle tre gare che in Veneto che possono fregiarsi di questo titolo. Vogliamo legare sempre di più la manifestazione a questo territorio e farne occasione di promozione attraverso l’evento contestuale Veneto Motori Music and Food che unisce le iniziative legate al mondo dei motori a quelle poste in atto dalle eccellenze del territorio fornite dalle aziende che hanno creduto a questa manifestazione, in particolare quelle enogastronomiche. Inoltre, in questa edizione del Rally, è previsto un premio particolare, riservato all’equipaggio estero primo classificato: un weekend per due persone presso una struttura ricettiva di Bardolino, sul Lago di Garda”.