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Prima commissione - Via libera all’aggiornamento del Piano di riordino territoriale
10 gennaio 2024
(Arv) Venezia 10 gen. 2024 - Nel corso della seduta odierna, la Prima commissione permanente del Consiglio regionale del Veneto presieduta da Luciano Sandonà (Lega-LV), Vicepresidente Chiara Luisetto (Partito Democratico), alla quale ha partecipato l’Assessore regionale Francesco Calzavara, si è espressa favorevolmente, a maggioranza, senza voti contrari, sul Parere alla Giunta regionale n. 267 relativo all’aggiornamento del Piano di riordino territoriale previsto dalla L. reg. n. 18/2012. L’aggiornamento del Piano era già stato esaminato, in maniera ampia e approfondita, nel corso delle precedenti sedute della Commissione nel corso delle quali erano stati sentiti in audizione anche i portatori d’interesse. In estrema sintesi, sulla base della L. reg. n. 18/2012, la Giunta aveva predisposto un Piano per definire la dimensione ottimale degli ambiti territoriali per l’esercizio associato dei servizi comunali, approvato dalla Regione del Veneto con deliberazione di Giunta regionale n. 1417 del 6 agosto 2013. Il PRT, in sostanza, detta le linee guida amministrative e finanziarie del sostegno regionale ai processi associativi e all’attuazione della relativa governance, un documento che, a distanza di oltre dieci anni, è destinato a ricevere un aggiornamento in vista del prossimo decennio, accompagnato dal coinvolgimento delle realtà locali venete. L’Amministrazione regionale ha posto particolare attenzione all’attività di concertazione con le Amministrazioni locali e nell’arco temporale compreso tra marzo e maggio 2022 sono stati organizzati 21 incontri distribuiti su tutto il territorio regionale, integrati con le sessioni dei Presidenti delle Unioni di Comuni e Unioni montane, delle Province e da alcune interviste ai sindaci dei Comuni capoluogo. Tra gli aspetti che caratterizzano il Piano, l’obiettivo di ridurre il numero dei comuni del Veneto favorendo i processi di fusione, l’attenzione rivolta alle IPA (Intese programmatiche d’area), l’individuazione degli Ambiti territoriali sociali (ATS) quali dimensioni adeguate delle forme associative ed aggregative di programmazione e gestione (tenuto conto anche della questione, evidenziata dall’assessore Calzavara nel corso del proprio intervento, legata della carenza di personale), nonché, in attesa di una più ampia riforma del D. Lgs. n. 267/2000, il Testo Unico degli Enti locali, e della Legge n. 56/2014, la maggiore enfasi al ruolo delle Province.
Via libera, inoltre, a maggioranza, al Progetto di legge n. 210 di iniziativa della Giunta regionale relativo alla variazione delle circoscrizioni territoriali dei Comuni di Arsiero e di Laghi della Provincia di Vicenza; il testo, già ampiamente esaminato in Commissione, aveva ricevuto un primo giudizio di meritevolezza da parte dell’Aula e sarà pertanto sottoposto nuovamente all’esame dell’assemblea legislativa: relatore, Silvia Cestaro (Lega-LV), correlatore, la vicepresidente Luisetto.
È stato incardinato in Commissione, inoltre, il Progetto di legge n. 236, di iniziativa della Giunta regionale, che mira a modificare la L. reg. n. 9/02 rubricata “Interventi regionali per la promozione della legalità e della sicurezza”. La Legge, in particolare, disciplina i contributi erogati dalla Regione a favore degli enti locali, in forma singola o associata, destinati a iniziative e progetti volti a elevare gli standard di sicurezza. A questo scopo, in sintesi, la Giunta stanzia dei fondi per l’emanazione di uno specifico bando rivolto a unioni di comuni, associazioni di comuni e comuni convenzionati per almeno 5 anni, con popolazione complessiva di almeno 15mila abitanti, a comuni con popolazione di almeno 20mila abitanti, nonché alle unioni montane e alle province. Nel corso degli anni, peraltro, sono state avanzate richieste di aumentare il numero dei destinatari del bando consentendo la partecipazione ai comuni di piccole e medie dimensioni che oggi, di fatto, sono esclusi, come i comuni con popolazione limitata, ma che per la loro vocazione o importanza turistica (montana o costiera) sono interessati in determinati periodi dell’anno a un aumento di presenze che può incidere in termini di sicurezza. La proposta di modifica mira quindi ad ampliare la platea dei beneficiari, consentendo la partecipazione dei Comuni con popolazione superiore ai 10mila abitanti, allargando quindi in linea teorica la possibilità di accedere ai bandi a ulteriori 95 Comuni veneti, rispetto a quanto previsto dalla normativa vigente. È previsto inoltre che la Regione possa intervenire con misure mirate a sostegno dei piccoli Comuni, evitando però al tempo stesso una eccessiva frammentazione che contrasterebbe con la volontà di incentivare l’esercizio di funzioni associate anche in ambiti non obbligatori per legge. La proposta legislativa sarà ulteriormente esaminata nel corso delle prossime sedute.
Illustrato, infine, il Progetto di legge n. 239, a prima firma del consigliere Marco Zecchinato (Lega-LV), che istituisce la Giornata dell’autonomia. La proposta legislativa definisce la Giornata “Quale momento ed occasione per ripercorrere e sostenere, anche attualizzandolo, il percorso del popolo e delle istituzioni del Veneto per la affermazione ed il riconoscimento, in conformità ai principi costituzionali e statutari, della propria autonomia e del suo significato storico, culturale ed istituzionale per le comunità del Veneto”. La Giornata dell'autonomia verrebbe celebrata il 22 ottobre di ogni anno, ricorrenza dello svolgimento del referendum consultivo sull’autonomia del Veneto del 22 ottobre 2017, in occasione del quale il popolo Veneto ha espresso la propria volontà di vedere attribuite alla Regione del Veneto ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia. Anche in questo caso, il contenuto del disegno di legge sarà approfondito nel corso delle prossime sedute della Commissione.