dettaglio - crv
- Home
- Comunicati stampa
- Soranzo (FDI): “Solidarietà internazionale e crisi...
Soranzo (FDI): “Solidarietà internazionale e crisi umanitarie, l’impegno della Regione del Veneto”
15 febbraio 2024
(Arv) Venezia 15 feb. 2024 - “È stato approvato dal Consiglio regionale il progetto di legge sulla cooperazione internazionale e la promozione dei diritti umani previsti dalla Legge 21/2018. Attualmente, le iniziative promosse dalla Regione nel contesto internazionale si erano concentrate esclusivamente sui progetti di sviluppo socioeconomico nei Paesi Terzi, seguendo le linee guida del Ministero per gli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. L'obiettivo dell’intervento legislativo approvato in Consiglio è invece quello di affrontare le conseguenze negli scenari di crisi internazionale con uno strumento normativo più agile e funzionale, in modo da garantire una risposta immediata ed efficace in tutte le situazioni emergenziali. Come, ad esempio, la guerra in Ucraina o le problematiche generate dalle migrazioni della rotta balcanica, cui il Veneto è particolarmente esposto insieme al Friuli”. Sono le dichiarazioni del vicepresidente del gruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale del Veneto Enoch Soranzo che ricorda: “L’ultimo dato del 2022 parla infatti di 145.000 profughi che arrivano in Italia dall’area dell’Est Europa, molti dei quali accolti in campi profughi o accampati alla meglio nelle montagne slovene, assistiti anche da numerose ONG venete. Dunque, accanto alle attività di finanziamento dei progetti di cooperazione internazionale, ora con la nuova normativa si introduce una specifica iniziativa per sostenere altre attività di solidarietà promosse dagli organismi pubblici internazionali, destinata a fronteggiare situazioni di emergenza causate da calamità naturali, guerre o altre crisi umanitarie. In quest’ambito si prevede di fornire, in collaborazione con le autorità competenti, beni, attrezzature e personale specializzato, sia volontario che messo a disposizione da enti pubblici e privati, per far fronte alle numerose emergenze umanitarie a livello internazionale. La normativa proposta affronterà anche l’altro aspetto fondamentale per la gestione delle emergenze e dei flussi migratori nel territorio regionale: la mediazione culturale. Il progetto prevede d’istituire un Registro regionale dei mediatori culturali, al fine di dotare il Veneto, come altre regioni, di una risorsa importante per favorire l'integrazione sociale e lavorativa degli immigrati e dei profughi”.
“Questo Registro - conclude Soranzo - includerà mediatori linguistici con titoli d’istruzione universitaria, e baserà la selezione su criteri come la residenza e la conoscenza della lingua, per garantire la piena integrazione nella società veneta. I mediatori saranno essenziali per facilitare l'accesso ai servizi e l'inserimento nel mercato del lavoro per gli immigrati e i profughi, contribuendo così a promuovere la solidarietà e la coesione sociale nella regione”.