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Rizzotto (Lega – LV): “Fiera del Florovivaismo di Bessica di Loria e Antica Fiera di San Gregorio di Valdobbiadene gemellate nel segno della tradizione legata alla terra e al mondo agricolo”
27 febbraio 2024
(Arv) Venezia 27 feb. 2024 - “Fare squadra è sempre più importante per crescere e dare impulso alle iniziative territoriali. Ed è per questo che la Fiera del Florovivaismo di Bessica di Loria e l’Antica Fiera di San Gregorio di Valdobbiadene hanno scelto di gemellarsi vista anche la sovrapposizione delle date. Eventi di grande risonanza che parlano però di territorio, di mondo agricolo, di imprenditoria locale e di commercio. Un segnale del dialogo che c’è fra destra e sinistra Piave laddove si parla di florovivaismo e mondo del vino. Bessica di Loria, è un unicum nel suo genere, conosciuta a livello nazionale grazie al distretto del florovivaismo: le attività sono nate dalla spinta imprenditoriale locale, si sono sviluppate e si sono successivamente radunate in distretto. Insomma, il territorio ha creato il settore. Rivolgo il mio personale plauso all'ente Fiera di Bessica e a tutti i volontari impegnati nella due giorni dedicata al florovivaismo. Per quanto riguarda l’Antica Fiera di San Gregorio di Valdobbiadene invece si parte da antiche tradizioni locali legate al mondo dell’agricoltura, del bestiame e virando in epoca contemporanea al mondo della viticoltura”. Così la consigliera regionale Silvia Rizzotto dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta, nonché Presidente della Seconda Commissione, che in Consiglio regionale del Veneto che ha tenuto a battesimo l’apertura stagionale delle due antiche fiere, quella del Florovivaismo a Bessica di Loria e l’Antica Fiera di San Gregorio di Valdobbiadene che si terranno la prima il 9 e 10 marzo, la seconda il 9, 10 e 11 marzo prossimi.
“Le fiere – aggiunge Rizzotto - nascono sempre dal mondo agricolo, anticamente segnando la fine dell’inverno e il riposo dei campi con il risveglio della natura e del lavoro contadino. Un recupero anche delle antiche tradizioni venete legate al ciclo della natura e delle stagioni e della celebrazione dei riti propiziatori. Ma viste oggi con uno sguardo moderno, pur essendo sempre legate al territorio”, conclude Silvia Rizzotto.