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CRV – Assemblea generale Elisan a Palazzo Ferro-Fini, Presidente Ciambetti “Venezia al centro della discussione europea sul tema del cambiamento climatico e del benessere delle famiglie”
14 marzo 2024
“Siamo qui per confrontarci in un momento di svolta: fra pochi mesi le elezioni europee porteranno al nuovo Parlamento dell’Unione Europea; io credo che Elisan debba diventare un interlocutore affidabile delle Istituzioni comunitarie, non solo del nuovo Parlamento o del Comitato delle Regioni, ma anche della Commissione Europea. Stiamo vivendo un cambiamento epocale che non ha pari nella storia dell’umanità. Il cambiamento climatico, la crisi demografica, e l’Intelligenza artificiale determineranno profondi mutamenti nei nostri modelli produttivi, economici e sociali e non a caso i mutamenti in atto stanno consolidando nuovi equilibri geopolitici che vanno aprendo all’intera comunità internazionale scenari inediti, avviando una fase di profonda instabilità che non può essere affrontata, né risolta, attraverso le guerre. La strada che dobbiamo seguire è quella indicata dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite con i suoi obiettivi che non perdono di attualità. Con la Carta di Venezia, a cui Elisan aderisce, scritta nella prima stesura nel 2017 proprio in questo palazzo, vogliamo dimostrare come città e territori non aderiscono a parole all’Agenda 2030 delle Nazioni Unite ma fanno proprio l’obiettivo 11, ‘Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, resilienti e sostenibili”’. L’urbanizzazione è uno degli sviluppi più significativi del 21° secolo. Più della metà della popolazione mondiale oggi vive nelle città, con stime fino al 70% per il 2050. Le città sono il motore delle economie locali e nazionali e rappresentano il fulcro del benessere. Più dell’80% delle attività economiche globali è concentrato nei centri urbani. Le città hanno un’impronta ecologica enorme: consumano tre quarti delle risorse globali e sono responsabili del 75% delle emissioni di gas. Le città sono anche il concentrato di straordinarie tensioni sociali, sono il luogo dove combattere la fame, le povertà, le ingiustizie, la violenza verso i più deboli iniziando da donne e bambine i cui diritti spesso sono negati sino alle forme estreme di crudeltà. L’obiettivo 11 è ambizioso, ma dobbiamo coglierlo. Noi oggi siamo qui per questo. Per aprire nuove strade di dialogo e rilanciare con forza la funzione delle Nazioni Unite, perché deve esistere un punto di incontro, equilibrio e sintesi. Tutti gli esseri umani, indipendentemente dal loro credo religioso, dalla loro etnia e dalle loro convinzioni politiche o scelte sessuali, indipendentemente dall’età o condizione di disabilità, devono poter contare su reti pubbliche che garantiscano tenore di vita adeguati, diano sicurezza agli individui e alle famiglie anche in presenza di eventi naturali ed economici sfavorevoli di vario genere, consentendo a tutti i cittadini di usufruire di servizi fondamentali, quali l’istruzione, la sanità e l’assistenza sociale, una alimentazione sana e nutriente, grazie a politiche pubbliche dirette a migliorare le condizioni di vita, la sicurezza fisica, patrimoniale ed economica dei cittadini e delle famiglie. Questo in estrema sintesi è l’impegno di Elisan che deve essere sempre più rete di supporto ma anche soggetto propositivo e interlocutore delle Istituzioni internazionali ad iniziare da quelle Europee oltre che dalle Nazioni Unite”, ha concluso Ciambetti.