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Baldin (M5S): “Più suicidi e sovraffollamento, il faro del Garante sulle carceri venete”
21 marzo 2024
(Arv) Venezia 21 mar. 2024 - “Quando qualcuno muore in carcere è facile voltarsi dall'altra parte, ma non si può rimanere indifferenti di fronte all'aumento dei suicidi nelle strutture penitenziarie venete. Nel 2023 sono stati otto, contro i due dell'anno precedente: tre a Verona, tre a Venezia, uno a Treviso e uno a Vicenza. Numeri che fanno gelare il sangue nelle vene e sui quali è opportuno un supplemento di analisi”. Così Erika Baldin, capogruppo in Consiglio regionale del Veneto del Movimento 5 Stelle, a margine della seduta odierna della commissione Sanità e Sociale, nel corso della quale è stata illustrata la relazione del Garante regionale dei diritti della persona riferita al 2023.
“Ringrazio il Garante e la sua struttura per il prezioso lavoro svolto, che getta luce sulla situazione drammatica delle carceri venete. Le carceri venete rischiano di scoppiare: nel 2023 il sovraffollamento ha raggiunto il 134%, un dato superiore alla media nazionale, pari al 118%. Ne ho avuto diretta conferma recentemente, al carcere minorile di Treviso, dove ho potuto toccare con mano i primi effetti del decreto Caivano che aumenterà ancor di più il numero di minorenni reclusi” ricorda la consigliera regionale, che il 13 marzo scorso si è recata in visita all'Istituto Penitenziario Minorile (IPM) e al Centro di Prima Accoglienza (CPA) di Treviso, secondo quanto previsto dall'articolo 67 dell'ordinamento penitenziario.
“Dalla relazione del Garante - aggiunge Baldin - emerge una forte necessità di miglioramento degli spazi comuni e della sicurezza sociosanitaria dei detenuti. Questa valutazione è condivisa da tutti i soggetti coinvolti nell'esecuzione penale: dal sindacato della polizia penitenziaria, agli avvocati aderenti all'Unione delle Camere Penali che proprio ieri si sono astenuti dalle udienze per richiamare l'attenzione sulle gravissime condizioni di sovraffollamento delle carceri italiane. In Veneto, le uniche due carceri non sovraffollate sono il femminile di Venezia e la casa circondariale di Padova”.
“Il 36% delle segnalazioni ricevute dal Garante regionale - conclude Baldin -riguarda la materia sanitaria: qui la competenza è regionale, tramite le Ulss del territorio. Occorre fare di più”.