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Bilancio - Luisetto (Pd): " Giudizio di Parificazione Corte dei Conti. Rilievi su sanità, opere e ambiente non passino sotto silenzio"
12 luglio 2024
(Arv) Venezia 12 lug. 2024 - "Dal giudizio di Parificazione della Corte dei Conti sul rendiconto di bilancio regionale emerge una fotografia del Veneto che non tutela i diritti dei propri cittadini, dal fronte della salute alla difesa dell'ambiente: un quadro che non va sottaciuto ma che evidenzia una realtà ben diversa dal trionfalismo di Zaia". presa di posizione, a nome dei consiglieri regionali del Pd, viene espressa dalla vicepresidente della Commissione Bilancio, Chiara Luisetto. "La Corte ha evidenziato come i bilanci non sono solo numeri ma espressione concreta dei diritti f fondamentali dei cittadini e del modo in cui vengono soddisfatti. Continuando a percorrere la retorica zaiana del ‘non mettere le mani in tasca ai veneti’, stiamo giocando col fuoco e rischiando che proprio questi diritti non trovino realizzazione. Gli esempi portati durante la verifica di questa mattina sono chiari. Gli obiettivi di tutela ambientale non sono stati raggiunti, dall'efficienza delle reti idriche, all'utilizzo di fertilizzanti che raggiungono livelli doppi rispetto alla media nazionale, al consumo di suolo che, al di là delle promesse, rimane elevato e vede nel 2023 calare gli investimenti. Ma sono molte altre le zone d'ombra rilevate dalla Corte: il taglio degli investimenti nelle politiche giovanili, la situazione delle liste d'attesa, le spese per le Olimpiadi di Milano-Cortina. Insomma, i conti della Regione sono in ordine, ma molte tessere del puzzle mancano all'appello". In merito alla sanità, Luisetto sottolinea che "sui 20 milioni stanziati per l'abbattimento delle liste d'attesa, 16 sono consegnati al privato convenzionato che si rafforza ancora di più, in un circolo vizioso che indebolisce il servizio pubblico, con ben 9 Aziende Ulss in profondo rosso, per una perdita complessiva di 465 milioni di euro". Sulle Olimpiadi invernali 2026 l'esponente dem parla di "evento ancora sotto la lente di ingrandimento per il ritardo nella costruzione delle varianti di Cortina e Longarone, per i costi lievitati a 124 milioni della pista da bob, per i bilanci in rosso della Fondazione Milano-Cortina che è arrivata ad un deficit di 107 milioni. Una situazione critica nella quale la società che attua le opere è anche quella che le controlla in un pericoloso corto circuito". Quindi la Pedemontana: "Zaia non la considera un peso per le casse regionali, ma nel frattempo i costi dell'opera si faranno sentire sul prossimo bilancio e non sappiamo ancora per quanti anni". In conclusione Luisetto osserva come "all'ottimismo vuoto del Presidente, crediamo sia doveroso contrapporre una lettura realistica di quanto accade: uno scenario nel quale i diritti delle persone, dalla loro salute alla difesa dell'ambiente, che ne è parte integrante, non sono sufficientemente salvaguardati".