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Vicepresidente Zottis: "Anniversario strage Via d’Amelio, il ricordo non basta se non è accompagnato dall’azione. Nessuna paura contro le mafie”
19 luglio 2024
(Arv) Venezia 19 lug. 2024 - “A 32 anni dalla strage di Via D'Amelio del 19 luglio 1992, che vide la morte del giudice Paolo Borsellino e di cinque uomini della scorta, la nostra voce è ancora troppo debole. Ricordare tutti gli eroi dell'antimafia è un dovere istituzionale ma ciò non basta a fronte dei dati inquietanti e pesanti che attestano la persistenza del radicamento mafioso, anche nei nostri territori. Ricordare significa agire”.
Queste le dichiarazioni di Francesca Zottis, vicepresidente del Consiglio regionale del Veneto e consigliera regionale del Pd, in occasione "dell’anniversario di uno dei giorni più tristi che hanno indelebilmente segnato la storia della Repubblica Italiana".
“Secondo i dati di Avviso Pubblico – prosegue Zottis – nel primo semestre 2024 le minacce contro gli amministratori pubblici sono aumentate del 20%, e sono tornati a crescere anche gli atti intimidatori: al 30 giugno 2024 sono ben 193 i casi censiti, in crescita del 20% rispetto al primo semestre del 2023. Con 19 casi censiti, il Veneto è la regione più colpita del centro nord e al quarto posto a livello nazionale (prima la Campania con 34 casi)”.
“Non c’è ricordo senza azione, ma non c’è azione senza consapevolezza” - conclude Francesca Zottis - Questo significa che la diffusione della cultura della legalità e la promozione di reti territoriali forti con il mondo del civismo e dell’associazionismo deve necessariamente passare per l’ammissione che il fenomeno esiste. Non dobbiamo aver paura di dirlo e di agire di conseguenza, per la legalità, i diritti e la giustizia. Partendo dalle azioni messe in atto andiamo avanti, insieme!”.