Baldin (M5S): “Picchi di benzene otto volte oltre la media nell'aria di Malcontenta, chiedo alla Regione come intenda tutelare la salute della popolazione”

01 agosto 2024

(Arv) Venezia 1 ago. 2024 -  “Faccio mie le preoccupazioni del locale comitato Tutela Salute e Ambiente per le concentrazioni di benzene nell’aria di Malcontenta. Non solo i dati di ARPAV sono stati comunicati solo cinque mesi dopo la fine del monitoraggio, ma riportano tutto alle medie entro i parametri, mentre preoccupano i picchi massimi. I quali vengono riscontrati solo di notte e con vento da Nordest, quando le rilevazioni delle centraline approntate dal comitato stesso li verificano pure in altri orari e condizioni, con valori anche otto volte superiori”.

Lo dichiara la Capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Erika Baldin.

 “Chiedo alla Regione del Veneto cosa intenda fare per tutelare la salute della popolazione – continua l’esponente Pentastellata - Seguo la vicenda da oltre un anno e mezzo e più volte ho segnalato come occorra vigilanza e prevenzione, soprattutto nella zona dove è ubicata la scuola primaria. A settembre vi torneranno bambine e bambini, e non è pensabile che possano rischiare di contrarre malattie da inquinamento, che li indebolirebbero anche nel futuro. Inoltre, il fatto che ARPAV non citi nemmeno le cause della presenza del benzene nella zona è inquietante, se si considera che il Comune di Venezia non ha voluto spostare la sede della San Marco Petroli e al contempo si continua a parlare dell’installazione di un nuovo inceneritore di fanghi a Porto Marghera, non distante dall’abitato in questione”.

“Nel tema – ricorda la consigliera M5S - l’11 gennaio 2023 avevo presentato un’interrogazione alla Giunta di palazzo Balbi per conoscere quali politiche strutturali l’Ente predisponesse allo scopo di migliorare la qualità dell’aria. Vorrei che il presidente Luca Zaia e il suo Esecutivo non facessero come l’amministrazione veneziana, capace anche di procrastinare le sedute di Commissione ad hoc”.

 “Dove sono gli esiti dei biomonitoraggi nella popolazione, chiesti dal comitato e mai ottenuti? Come interagiscono i veleni del fosso che attraversa il vallone Moranzani, pieno di liquami e acqua rossa? A che punto è la fase istruttoria preliminare all’impianto dell’inceneritore, che scongiuriamo con tutte le nostre forze? Aspetto risposte istituzionali a queste domande, perché non bastano gli strumenti di analisi: occorre una seria, efficace, profonda e continuativa attività di prevenzione”, domanda in conclusione Erika Baldin.