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Lorenzoni (Portavoce opposizione): “Ho presentato un Progetto di legge regionale per una reale ed efficace transizione energetica. Ora o mai più”
08 agosto 2024
(Arv) Venezia 8 ago. 2024 - “La Regione si impegna a recepire gli impegni assunti a livello nazionale e europeo relativamente alla decarbonizzazione guidando tale processo in modo virtuoso in termini di ricadute economiche per il territorio regionale. Oltre che coinvolgendo tutti i sindaci dei Comuni Veneti”. Così il Portavoce dell’opposizione in Consiglio regionale del Veneto, Arturo Lorenzoni, che ha presentato Progetto di legge sulla transizione energetica citandone il punto cardine.
“Tra gli elementi chiave, entro 3 mesi dall’approvazione del provvedimento verrà istituita la Rete Regionale delle strutture tecniche di supporto alle politiche pubbliche in materia di energia, con il fine di attivare le misure necessarie per la transizione energetica verso una società a zero emissioni di carbonio. L’obiettivo della stessa Rete – commenta Lorenzoni - è il supporto tecnico ed amministrativo agli enti pubblici per progettare e realizzare impianti alimentati da fonti rinnovabili e per ridurre i consumi di energia, come pure per definire i bandi di gara ed i contratti per la pubblica amministrazione, per servizi quali la ristrutturazione energetica degli edifici, il servizio energia e calore nelle strutture pubbliche, il servizio di illuminazione pubblica. Con il supporto della Rete, - chiarisce Lorenzoni - ogni Comune, in forma singola o associata, identifica con proprio atto formale le aree idonee all’installazione di impianti fotovoltaici su superfici pubbliche e private, su tetto o a terra, al fine di raggiungere una capacità installata complessiva di almeno 1 kW per abitante. Tutti i Municipi, inoltre, saranno tenuti a promuove sul proprio territorio le Comunità Energetiche Rinnovabili e le forme collettive di autoproduzione di energia rinnovabile. Non solo”.
“Entro 14 mesi dall’entrata in vigore del provvedimento, la Regione e tutti i Comuni redigono o rinnovano, ed approvano i propri Piani d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima, PAESC, per incrementare la copertura dei consumi finali di energia attraverso la produzione da fonti rinnovabili diffuse sul proprio territorio, al fine di rispondere ai seguenti obiettivi entro il 2035. Per ridurre le emissioni legate al riscaldamento e raffrescamento di edifici civili e abitazioni per il prossimo decennio è fissato l’obiettivo annuo di rinnovo dal punto di vista energetico del 5% del patrimonio edilizio regionale. Si tratta di misure concrete e, se vi sarà la volontà politica, facilmente attuabili – sottolinea Lorenzoni – siamo chiamati a preservare il clima e a sostenere un’economia prospera basata su investimenti capaci di coinvolgere risorse del territorio, in termini di capitali, conoscenze e intelligenze. Il Progetto di legge parte dal presupposto che le tecnologie a bassa intensità carbonica, sia nella produzione che negli usi finali dell’energia, hanno oggi un costo e un rischio finanziario inferiori rispetto alle alternative basate sui combustibili fossili. Il Veneto ha l’opportunità di creare economie abbassando i costi correnti per le forniture energetiche, sviluppando un tessuto industriale organico alla struttura caratteristica delle imprese del territorio. In questa buona prassi – conclude Lorenzoni - tutte le amministrazioni locali devono sentirsi direttamente responsabili dell’attuazione degli investimenti e coinvolte nel processo di accelerazione dell’adozione delle misure adottate a livello nazionale”.