Scatto e Rigo (Lega – LV): “I Veneti e il cavallo, una corsa nella storia del nostro popolo per promuovere la conoscenza di questo destriero”

30 agosto 2024

 

(Arv) Venezia 30 ago. 2024 - Nel mondo antico il popolo dei Veneti, lungo le terre dell’alto Adriatico, era noto a tutti per gli allevamenti di cavalli da corsa. Persino nelle Olimpiadi greche di allora i cavalli più forti venivano dalla nostra terra. Le città di Jesolo o Cavallino, non a caso, portano nel loro nome questo legame antichissimo tra il nostro Popolo e il cavallo. Il connubio tra questo meraviglioso animale e la nostra storia, ai giorni d’oggi, passa però anche per città come Verona, dove si svolge la fiera italiana più importante per celebrare il cavallo. Con questo Progetto di legge, noi vogliamo valorizzare tutte le attività, culturali, sociali e didattiche finalizzate a promuovere l’importanza storica del cavallo per i Veneti”. E’ con queste parole che i consiglieri regionali Francesca Scatto, Presidente della Sesta Commissione, e Filippo Rigo, consigliere veronese, hanno voluto presentare il loro ultimo progetto di legge, denominato “Interventi regionali per la promozione della cultura del cavallo”.

“La nostra Regione si è dotata già alcuni anni fa di una norma per sostenere il turismo equestre. Quello che noi, però, abbiamo voluto fare con questa proposta, è stato di integrare la già ottima base per mettere in luce alcuni aspetti strategici del cavallo in Veneto. Primo fra tutti, la valenza storica del cavallo per i Veneti antichi. Molti scrittori illustri, greci e latini, quali, Alcmane, Esiodo, Plinio, Strabone associano il popolo dei Veneti alla fama dei cavalli da corsa che allevavano, usati nelle corse delle principali competizioni sportive del mondo greco. Sappiamo che nel 440 a.C. Leonte di Sparta vinse la ottantacinquesima edizione delle Olimpiadi proprio con dei cavalli veneti; così pure il geografo Strabone racconta che il tiranno di Siracusa, Dionigi il Vecchio, per il suo allevamento di cavalli da corsa volle i famosi puledri veneti. Da qui, abbiamo quindi deciso di valorizzare tutte le attività, - spiegano i consiglieri - come le promozioni audiovisive o cinematografiche, piuttosto che culturali in genere, magari proprio in collaborazione con enti fieristici, per sostenere la promozione della cultura del cavallo. Senza dimenticare le numerose ed importantissime attività, come le cure terapiche o ai percorsi di rieducazione volti al reinserimento sociale, che potranno essere attivate nel contesto di un dettagliato programma regionale che vedrà al centro proprio la figura del cavallo. Per tutto il mondo, un meraviglioso destriero da corsa. Ma per noi Veneti, più di un simbolo”, concludono Scatto e Rigo.