Montanariello e Camani (Pd): “Poste Italiane, da audizione Del Fante inquietanti prospettive su riorganizzazione e utilizzo dell'intelligenza artificiale. Si pensi a garantire il funzionamento degli uffici, non a politiche di dismissione”

30 settembre 2024

(Arv) Venezia 30 set. 2024 - “Dopo l'audizione dell'amministratore delegato di Poste Italiane Matteo Del Fante in Commissione trasporti della Camera dei deputati, si addensano ombre inquietanti circa il futuro dell'azienda e soprattutto per i lavoratori e gli stessi utenti”. La presa di posizione, alla luce dell'audizione tenutasi lo scorso 25 settembre, è del consigliere regionale del Partito Democratico Jonatan Montanariello, assieme alla capogruppo Vanessa Camani.

“A far saltare sulla sedia il sottoscritto e sicuramente molti addetti e rappresentanti sindacali - prosegue Montanariello - le dichiarazioni del manager riguardanti in particolare l'utilizzo dell'intelligenza artificiale. Uno strumento che, pur riconoscendone le potenzialità, rischia in questo caso di generare un sistema destinato a mettere sempre più in secondo piano i lavoratori e le necessità dei territori”.

Secondo gli esponenti dem “Poste Italiane dovrebbe salvaguardare e potenziare la sua vocazione di servizio pubblico. Cosa che negli ultimi tempi sembra essere smarrita, tra chiusure di uffici postali e gestione degli spazi a dir poco vergognosa, senza mai raccogliere i bisogni delle comunità interessate. Sono ripetute, infatti, le segnalazioni, messe da parte nostra sul tavolo della Regione, di situazioni paradossali. A partire da Venezia, dove a Rialto il malfunzionamento del sistema di aerazione ha reso insostenibile il lavoro all'interno dei locali. Senza dimenticare Chioggia, dove tra carenze di personale e rotture dei condizionatori, si sono verificate sospensioni del servizio oppure forti disagi. E, infine Sottomarina, dove l’assenza di aria condizionata aveva costretto alla sola apertura pomeridiana. Ma i disagi si registrano anche nel padovano, come a Ponte San Nicolò, dove anche le ristrutturazioni degli uffici causano disagi ai cittadini”.

“Ma anche in altre città, come a Verona, Poste Italiane sta agendo con la mannaia e procede con chiusure molteplici destinate a danneggiare in primo luogo l'utenza anziana, poco avvezza all'utilizzo delle nuove tecnologie. Figuriamoci se in questo scenario - conclude Montanariello - l'intelligenza artificiale può rappresentare la risposta alla domanda di efficienza dei cittadini, che chiedono di ritirare la pensione o di pagare le bollette avendo di fronte persone in carne ed ossa e non un mondo online o addirittura popolato da addetti virtuali”.