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Convegno Anziano fragile e Odissea della mente di Piove di Sacco, vicepresidente Soranzo: “Demenze, una delle sfide più gravi e urgenti per il nostro Paese”
20 ottobre 2024
(Arv) Venezia 21 ott. 2024 - “Permettetemi innanzitutto di portare i saluti del Consiglio regionale, che qui rappresento, e di ringraziare i medici e gli esperti per i loro preziosi contributi a un tema così complesso come quello delle demenze nel grande anziano. Le riflessioni sul decorso della malattia, le cure, la nutrizione e la prevenzione saranno fondamentali per fornire un quadro chiaro sulle sfide che questa condizione porta con sé, non solo per i pazienti, ma anche per le famiglie che ogni giorno devono affrontare una realtà difficile”. Così il vicepresidente del Consiglio regionale del Veneto Enoch Soranzo al convegno Anziano fragile e Odissea della mente del 19 ottobre a Piove di Sacco.
“Le demenze - ricorda Soranzo - rappresentano una delle sfide più gravi e urgenti per il nostro Paese. Oggi, in Italia, oltre un milione e duecentomila persone sono affette da questa grave patologia, con quasi tre milioni di caregiver che dedicano le loro energie a garantire una vita dignitosa ai propri cari. Questi numeri ci fanno comprendere quanto cruciale sia il tema, anche alla luce di una società che invecchia rapidamente e in cui il numero degli anziani è in costante aumento. Le proiezioni per il 2050 parlano di un’Europa con quasi 19 milioni di persone colpite dall’Alzheimer. È un problema che, se non affrontato con determinazione e in tempi brevi, rischia di sopraffare il nostro sistema assistenziale. Il recente stanziamento di fondi per la ricerca e le diagnosi precoci da parte del governo è un segnale positivo, ma non dobbiamo fermarci qui. Serve una risposta sistemica e integrata che coinvolga istituzioni, servizi sanitari, famiglie e comunità per creare una rete di supporto solida ed efficace. In particolare, credo sia d’importanza fondamentale la gestione integrata ospedale - territorio per garantire la continuità assistenziale, una rete sociale solidale e la presenza fattiva delle associazioni. Oggi più che mai, anche la ricerca e l’innovazione dovranno essere al centro dei nostri sforzi, per trovare nuovi modi di alleviare le sofferenze dei malati e supportare concretamente chi si prende cura di loro. Incontri come questo di oggi, che permettono di condividere esperienze, conoscenze e speranze, credo siano fondamentali per sensibilizzare la società e rafforzare la nostra capacità di affrontare queste sfide. Grazie a tutti voi per l’impegno e la dedizione con cui sapete affrontare ogni giorno queste problematiche. Sono certo che solo unendo le nostre forze potremo sperare di dare un futuro più sereno e dignitoso a chi soffre di demenza e alle loro famiglie”.