Montanariello e Gruppo Pd: "Società Cav, tra passaggio alla holding e risorse sottratte per la Pedemontana è uno scippo continuo. Dilapidati know how e persino gli utili"

31 ottobre 2024

 

(Arv) Venezia 31 ott. 2024 -     "Doveva essere, secondo i sogni di Zaia e dell'assessora De Berti, il baricentro di una grande operazione di aggregazione del sistema autostrade del Veneto. E invece la società Cav, realtà frutto di sacrifici e di impegno del territorio, è diventata terreno fertile per uno scippo continuo". Così il consigliere regionale del Partito Democratico e vicepresidente della Commissione Infrastrutture, Jonatan Montanariello, assieme ai colleghi del gruppo dem.

"Da un lato, con la Legge di bilancio del Governo, verrà sancito quanto previsto dal Ddl Concorrenza: ovvero, il passaggio di Cav alla holding nazionale, con buona pace delle ambizioni autonomiste. Uno schiaffo in piena regola, politicamente rilevante, perché inferto dal ministro Salvini, leader della stessa Lega che governa la Regione. Ma soprattutto un ribaltone destinato a dilapidare un patrimonio prezioso in termini di know how, che già sta mettendo in forte preoccupazione il personale, rimasto illuso dalle promesse di scintillante futuro dispensate da Zaia e De Berti. Basti pensare che già diverse figure apicali negli ultimi tempi hanno scelto di andarsene, compreso il direttore tecnico che era stato individuato dopo tante peripezie. Oltre ad una serie di opere che necessitano di risorse - evidenziano Montanariello e i consiglieri del Pd – la società Cav, viene sacrificata sull'altare della Pedemontana, infrastruttura sanguisuga alla quale vengono destinati ora persino gli utili di questa azienda. Insomma, un ulteriore scippo a dir poco vergognoso".