Ostanel (Veneto che Vogliamo): “A Zaia dico: Veneto attrattivo ma per chi? Nei suoi 15 anni di governo persi 300.000 veneti all'estero, pari a tutta la Provincia di Belluno e a metà di quella di Rovigo. Un appello: Zaia si occupi davvero e non solo a parole di rendere esigibile il diritto della Corte sul fine vita”

12 dicembre 2024

(Arv) Venezia 12 dic. 2024 -      "Oggi in Aula, durante la discussione sulla legge di stabilità regionale, al Presidente Zaia ho ricordato che il compito di chi governa una Regione è di pensare a chi non riesce a correre perché gli manca il supporto della Regione ormai da 15 anni: penso ad esempio alla questione giovanile dove i dati ci raccontano di un'emergenza. Da quando Zaia è al governo della Regione circa 300.000 veneti si sono iscritti all’anagrafe dei residenti all’estero, lasciando quindi la nostra Regione. Ma penso anche a chi è rimasto in Veneto, come i giovani che vanno a scuola, nella Regione del nord con la situazione più critica per quanto riguarda la raggiungibilità degli istituti con i mezzi". Lo dichiara Elena Ostanel, consigliera regionale de ‘Il Veneto che Vogliamo’, a margine dei lavori d’Aula.  "Al Presidente ho anche fatto un appello per l'approvazione di una legge quadro sui giovani, considerando anche l’impegno assunto grazie ad un mio emendamento alla Nota di Aggiornamento al DEFR – continua la consigliera - Serve dare a questa regione una legge dedicata che faccia capire alle nuove generazioni che ci stiamo occupando di loro e che stiamo facendo tornare chi oggi è all'estero dando loro opportunità. È ancora fermo in commissione il mio Progetto di legge, insieme a quelli a prima firma Zaia e Brescacin. Basta metterli assieme e uscire entro la fine della legislatura con una legge chiara e a supporto delle future generazioni. Per trovare i fondi per dare le gambe a questa e altre proposte noi abbiamo sempre proposta una cosa semplice: la richiesta di un piccolo contributo solo al 6% dei veneti (non toccando il 94% di loro) con redditi sopra i 50.000 euro anno, invece che una tassa indiscriminata a tutte le imprese, piccole e grandi, colpendo di fatto due volte aziende e famiglie: con la nostra proposta chirurgica avremmo 125 milioni di entrate, con l'IRAP proposto dalla Giunta solo 80".  "Alla fine del mio discorso al Presidente – conclude Elena Ostanel - ho voluto ricordare anche la battaglia a lui, a parole, tanto cara: quella sul fine vita, sulla quale più volte gli ho chiesto di riferire in commissione. L’ho fatto portando i dati di un accesso agli atti effettuato nelle scorse settimane, dal quale risulta che dal 2022 al 2024 sono stati 15 i cittadini che hanno fatto richiesta di accesso al suicidio medicalmente assistito, come stabilito dalla Corte costituzionale, nella nostra Regione. Di questi 2 sono deceduti prima della conclusione della valutazione, a dimostrazione che è necessario arrivare a garantire tempi e modalità certe, come chiedevamo in Aula con la proposta di legge di iniziativa popolare a gennaio. Noi non ci siamo fermati al 16 gennaio ma abbiamo continuato la nostra battaglia, non vogliamo essere gli unici”.