Ostanel (VcV): “Sulle ATER la Giunta regionale propone una retromarcia sulla misura dello 0.4 per cento, che negli anni ha tolto 35 milioni di euro dalla residenzialità pubblica. Meglio tardi che mai, ma il ritardo ha colpito il patrimonio immobiliare”

17 dicembre 2024

 

(Arv) Venezia 17 dic. 2024 -     “Finalmente, dopo 7 anni dalla sua entrata in vigore, arriva nel collegato alla legge di stabilità una retromarcia dalla Giunta sulla legge regionale che ogni anno incamerava dalle ATER più di 4 milioni di euro, trattenendo lo 0.04% del valore immobiliare del patrimonio locativo delle ATER senza obbligo di reinvestirlo in edilizia residenziale pubblico: un articolo del collegato al quale voterò a favore. Verrebbe da dire meglio tardi che mai, se non fosse per il ritardo con il quale arriva questa scelta, che nel frattempo ha tolto alle ATER 35 milioni di euro, risorse più che preziose”. Così in una nota la consigliera regionale Elena Ostanel, (Il Veneto che Vogliamo), a margine della discussione sul collegato di stabilità regionale.

“In Aula ho voluto ricordare – esorta Ostanel - quanto il ritardo nell’approvare l’abrogazione della norma abbia portato ad avere un patrimonio immobiliare sempre più vetusto. Perché, a discapito di come hanno voluto sottolineare alcuni Consiglieri di maggioranza e Assessori, il patrimonio immobiliare sfitto nella nostra Regione è passato dal 7% dall'anno precedente l'elezione di Luca Zaia, nel 2009, a più del 18% attuale. Ancora una volta sono i dati, quindi, a parlare. Ricordo, inoltre, che è datato 15 giugno 2023 un mio progetto di legge che proponeva di abolire la stessa norma, raccogliere le esigenze delle ATER e dei Comuni che la chiedevano da tempo, spingendo la Giunta a muoversi. Questo è il ruolo delle minoranze che piaccia o no, spingere a fare cose che prima sembravano impossibili”, conclude Ostanel.