Soranzo (FdI): “Riconoscimento a Emiliano Rocco in Consiglio regionale del Veneto”

21 gennaio 2025

 

(Arv) Venezia 21 gen. 2025 -  Oggi pomeriggio, Emiliano Rocco, operatore sociosanitario presso il Policlinico di Abano Terme, è stato accolto dal presidente Roberto Ciambetti e dal sottoscritto per ritirare il riconoscimento conferitogli per l’atto di coraggio di cui è stato protagonista nello scorso gennaio”. A darne notizia il vicepresidente Enoch Soranzo, in Consiglio regionale del Veneto che aggiunge: “Oggi non siamo qui solo per raccontare un fatto di cronaca, ma per rendere omaggio a un uomo che, con il suo coraggio e il suo cuore, ha fatto la differenza”.

“Ringrazio il presidente Ciambetti per aver voluto condividere questo momento, - prosegue Soranzo - e per aver voluto premiare il coraggio di un uomo che ha dimostrato cosa significhi davvero essere al servizio degli altri. Davanti a un momento di pura follia, con un uomo fuori controllo che seminava violenza in Pronto Soccorso, non ha esitato un istante. Ha messo da parte la paura, il dolore dei colpi ricevuti, e ha agito per proteggere i pazienti, i colleghi e la dignità del suo ruolo. Il suo gesto è stato un esempio. L’esempio di cosa significhi vivere il proprio lavoro come una missione. Oggi siamo qui per dirgli grazie, non solo a nome delle istituzioni, ma di tutta la comunità”.

“E per chiederci, come istituzione, - aggiunge Soranzo - se sia giusto che il coraggio e labnegazione siano le uniche armi nelle mani di chi lavora in corsia? È giusto che i nostri medici, infermieri, operatori sociosanitari si trovino a dover temere per la propria incolumità mentre svolgono il loro lavoro? No, non è giusto. E non è accettabile. In Italia, le aggressioni al personale sanitario sono aumentate del 38% negli ultimi cinque anni. Ogni giorno, nei nostri ospedali, qualcuno alza le mani su chi sta lì per aiutare, l’ultimo episodio ieri a Vicenza. Questo non può più essere tollerato, né può essere più ignorato. Non si tratta solo di statistiche, ma di vite. Di persone. Come istituzioni, abbiamo il dovere di rispondere con fermezza. Stiamo già lavorando per aumentare la sicurezza: inasprendo le pene, rafforzando la presenza delle Forze dellOrdine, migliorando le condizioni economiche e lavorative del personale sanitario. Ma non basta. Serve un cambio di cultura. Serve rispetto, e il rispetto nasce dalleducazione, dallesempio, dal mostrare che chi lavora per il bene comune è un bene prezioso da proteggere, non un bersaglio da colpire. E noi, come istituzione, saremo sempre al fianco di chi s’impegna per la propria comunità”, conclude Soranzo.