Masolo (Europa Verde): “Al via l’iter del Progetto di legge di Europa Verde per una programmazione partecipata delle politiche regionali in materia di prevenzione della criminalità organizzata di stampo mafioso”

23 gennaio 2025

(Arv) Venezia 23 gen. 2025 - “La funzione del Progetto di legge, oggi illustrato in commissione consiliare Legalità, e sottoscritto anche dai colleghi Andrea Zanoni, presidente della Quarta commissione, nonché vicepresidente del Gruppo consiliare Europa Verde, e Baldin (M5S), è il consolidamento e il rafforzamento degli interventi regionali in materia di prevenzione e contrasto alla criminalità organizzata. È infatti necessario, a distanza di dodici anni dall’entrata in vigore della L.R. n. 48 del 2012, sulle misure regionali per la prevenzione e il contrasto alla criminalità organizzata di stampo mafioso, dare maggiore forza al metodo coordinato esplicitato già nel titolo della legge”.

Così il Capogruppo di Europa Verde Renzo Masolo.

“In questo senso – spiega Masolo - il Progetto di legge illustrato oggi prevede una programmazione biennale delle iniziative da assumere attraverso una procedura condivisa tra Giunta e Consiglio regionale, sentito il parere dell’Osservatorio per il contrasto alla criminalità organizzata e mafiosa e la promozione della trasparenza. Non solo: la proposta contempla anche dei momenti di restituzione, nella misura in cui prevede anche la più ampia diffusione del piano integrato delle azioni regionali e la promozione di forme di valutazione partecipata, coinvolgendo cittadini e soggetti attuatori degli interventi previsti, mediante la realizzazione di consultazioni, audizioni e incontri sulle tematiche ritenute di maggiore interesse. La Legge regionale, oggi oggetto di proposta di parziale modifica, già ben 12 anni fa rappresentava un primo e importantissimo approdo di carattere conoscitivo e di conseguente intervento sul fronte delle politiche di sicurezza secondaria rispetto alla presenza delle organizzazioni criminali mafiose nel tessuto socio-economico del Veneto”.

“Pur tuttavia, a distanza di 12 anni dall’entrata in vigore, la citata normativa necessita di una registrazione in punto di procedimento applicativo, tenuto conto che nel Veneto è ormai conclamato il radicamento delle organizzazioni di stampo mafioso”, conclude Renzo Masolo.