Villanova (Lega – LV): “Giorno del Ricordo, scritte a Basovizza ignobile gesto che riapre dolore per le atrocità commesse da Tito. Rimuovere ogni sua onorificenza per rendere finalmente giustizia alle migliaia di vittime”

10 febbraio 2025

(Arv) Venezia, 10 feb. 2025 – “Corpi gettati come rifiuti negli spacchi profondi del terreno carsico, migliaia di italiani massacrati nel 1943 in Istria, Dalmazia e Venezia-Giulia. Queste sono state le foibe, e oggi, 10 febbraio, noi ricordiamo le atrocità compiute dalle truppe guidate dal maresciallo jugoslavo Josip Broz Tito. A 81 anni da quel massacro, ricordare quanto accaduto è sempre più urgente, per combattere chi cerca di riscrivere la storia, distorcendo o nascondendo quella ferocia. Le ignobili scritte apparse a Basovizza nelle scorse ore sono la dimostrazione che l’attenzione non può essere abbassata”. Alberto Villanova, presidente dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta in Consiglio regionale del Veneto, interviene con queste parole nel Giorno del Ricordo, istituito nel 2004 per non dimenticare tutte le vittime delle foibe e dell'esodo degli istriani, fiumani e dalmati dalle loro terre. "In troppi oggi si ostinano a negare ciò che è stato, nascondendo le efferatezze messe in atto dai soldati titini o giustificandole in nome della lotta politica. E ancora oggi il maresciallo Tito è insignito dell’alta onorificenza concessagli dal presidente della Repubblica Saragat nel 1969. Poco importa che lo scorso anno il Quirinale abbia puntualizzato che le onorificenze decadano con la morte dell’insignito. La legge attualmente in vigore, - commenta Villanova - quella che istituisce l’Ordine al merito, non consente la revoca delle onorificenze a persone non più in vita. Un’assurdità burocratica che getta sale sulle ferite ancora aperte dei discendenti di un popolo trucidato barbaramente. È necessaria una presa di posizione netta nei confronti di quello che, a tutti gli effetti, è stato un dittatore e un assassino e che invece ancora oggi da tante, troppe persone, viene visto come un eroe della libertà. Dobbiamo finalmente rendere giustizia alle vittime di una delle più grandi tragedie del XX secolo”.