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10 febbraio 2025

(Arv) Venezia, 10 feb. 2025 -   “Il Polesine non intende far passare in sordina le foibe e l’esodo giuliano-dalmata. Per questo, commemora il Giorno del Ricordo con una serie di eventi dedicati. Tra i vari, gli appuntamenti a Rovigo, Adria e Badia Polesine: si tratta di importanti occasioni per ripercorrere assieme la memoria quelle tragedie, in cui i rappresentanti delle istituzioni, gli studenti e gli stessi esuli si confrontano”. Così la consigliera regionale della Lega-Liga Veneta Laura Cestari.

“L’importanza del 10 febbraio, - prosegue Cestari - anniversario della Conferenza di pace di Parigi che nel 1947 assegnò la Dalmazia e gran parte dell’Istria alla Jugoslavia, è tanto più grande se pensiamo al lungo oblio precedente. Lo stesso Giorno del Ricordo venne istituito soltanto nel 2004, dopo decenni di negazionismo e minimizzazioni. Ma occorrono onestà intellettuale ed equilibrio per garantire la corretta conoscenza storica: non esistono vittime di serie A e B, come invece hanno sperimentato sulla propria pelle i profughi dall’altra parte dell’Adriatica. A maggior ragione, se vengono reiterate provocazioni come quella degli ultimi giorni nella foiba di Basovizza. Tutto questo lo ha fatto presente oggi Antonio Zappador, fuggito dalla natia Istria nei drammatici anni successivi alla Seconda guerra mondiale. Alla sua testimonianza, si sono aggiunti a Rovigo la piantumazione di un ulivo e la deposizione di una corona d’alloro in onore di Giovanni Palatucci, storico questore di Fiume divenuto Giusto tra le nazioni. Perché, finché il ricordo vive, rivivono gli infoibati. Come pure rivive la cultura storica delle terre dell’esodo”.