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Rizzotto (Lega-LV): “Fiera del Florovivaismo di Bessica di Loria e Antica Fiera di San Gregorio di Valdobbiadene gemellate nel segno della tradizione legata alla terra e al mondo agricolo”
27 febbraio 2025
(Arv) Venezia 27 feb. 2025 - “Si avvicina la primavera ed è una esplosione di colori e profumi. E con la primavera iniziano anche gli eventi en plein air. Si comincia l’8 e il 9 marzo con la Fiera di Bessica di Loria che taglia il traguardo delle 46 edizioni e a seguire l’Antica Fiera di Valdobbiadene. Un connubio perfetto per festeggiare l’arrivo della primavera e la rinascita della natura. Il gemellaggio tra questi due importanti eventi è stato sigillato ancora una volta qui a palazzo Ferro Fini nella Casa dei Veneti”. Lo sottolinea la presidente della Seconda commissione consiliare Silvia Rizzotto (Lega-LV) che ricorda: “Ho tenuto a battesimo tre anni fa questo nuovo legame tra la Fiera di Bessica di Loria e quella di Valdobbiadene. Si parte dalla pianura con la Fiera di Bessica di Loria, evento imperdibile per gli amanti del verde e della natura. Una manifestazione che da anni celebra l'arrivo della primavera e dedicata alla realizzazione di splendidi giardini e alla presentazione di una vasta varietà di piante e fiori, perfetti per arricchire gli spazi verdi. Una rassegna di espositori specializzati, con piante, fiori e soluzioni innovative per il giardinaggio che fanno di Bessica di Loria una eccellenza nel mondo del florovivaismo. E poi si sale tra le Colline Patrimonio Unesco con l’Antica Fiera di Valdobbiadene partendo da antiche tradizioni locali legate al mondo dell’agricoltura e del bestiame per virare in epoca contemporanea verso il mondo della viticoltura con Valdobbiadene centro strategico per la produzione di Prosecco Docg”. “Le fiere nascono sempre dal mondo agricolo - conclude Rizzotto - anticamente segnando la fine dell’inverno e il riposo dei campi con il risveglio della natura e del lavoro contadino. Un recupero anche delle antiche tradizioni venete legate al ciclo della natura e delle stagioni e della celebrazione dei riti propiziatori. Ma viste oggi con uno sguardo moderno, pur essendo sempre legate al territorio”.